Un gesto coraggioso e necessario. Il Comune di Fondi si schiera per la pace e la giustizia: sì al riconoscimento dello Stato di Palestina.
FONDI (LT) – In un’Italia spesso muta o complice di fronte alla tragedia che sta devastando la Striscia di Gaza e il popolo palestinese, arriva una presa di posizione chiara, limpida, giusta.
Il Consiglio Comunale di Fondi, con voto unanime, ha approvato la mozione per chiedere al Governo italiano il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, nei confini internazionalmente riconosciuti precedenti al 1967, con Gerusalemme capitale condivisa.
Una decisione maturata grazie alla proposta del consigliere Salvatore Venditti (PD – Camminare Insieme), sostenuta con forza dall’ANPI di Fondi “Pietro Ingrao” e dal Comitato Pontino “Un Ponte Per”, che da tempo si battono per la pace, la memoria, i diritti umani e la legalità internazionale.
Mentre il Governo Meloni continua a barcollare su posizioni ambigue, allineandosi ai diktat internazionali e mantenendo un vergognoso silenzio di fronte a una tragedia umanitaria senza precedenti, una città del basso Lazio lancia un segnale fortissimo. Fondi dice sì al diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato.
Un atto di responsabilità politica e di umanità concreta, che va oltre la retorica e diventa testimonianza viva di una democrazia che vuole ritrovare la propria coscienza.
“Non si può più restare in silenzio di fronte a un genocidio”
La mozione approvata è chiara: si chiede al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina, nel rispetto delle risoluzioni ONU, del diritto internazionale e della memoria storica delle ingiustizie subite da un popolo intero.
Un popolo che oggi subisce bombardamenti, occupazioni, fame, esilio. Un popolo a cui viene negata l’identità, la sovranità, la vita stessa.
“Non si può più restare in silenzio di fronte a un genocidio: la coscienza, l’umanità e la giustizia lo esigono”.
WordNews.it ringrazia il Consiglio Comunale di Fondi, il consigliere Venditti, l’ANPI locale, il Comitato Un Ponte Per, e tutte le forze politiche che hanno detto “basta” all’ipocrisia.
Questa mozione è una scintilla nella notte dell’indifferenza, una voce limpida che risuona forte da un comune di provincia e che deve contagiare ogni città d’Italia.
Perché la pace non è mai neutra. È una scelta di campo.