Cecilia Pacileo, talentuosa scrittrice sedicenne, ci parla d’amore, di ardue sfide e dell’ineluttabilità del destino nel suo secondo romanzo “L’altra donna”, ambientato a Londra nella prima metà degli anni Settanta del Novecento. Dopo l’opera “Incontrami alla fine dell’arcobaleno” (MTS Edizioni, 2024), incentrata sulla nascita di una grande amicizia, l’autrice questa volta racconta tre storie d’amore e di passione che, come la vicenda narrata nella sua prima prova letteraria, sembrano decise dal fato – «Il destino traccia dei percorsi che, inevitabilmente, finiamo per percorrere. Così successe a Meredith e Ava, proprio come a Rita e alla donna misteriosa […] Se due anime sono destinate a incontrarsi, saranno costrette a farlo, prima o dopo, almeno così avrebbe detto Meredith. Alcuni dicono proprio che tutta la vita di un individuo sia già scritta, ancora prima della sua nascita».
L’autrice afferma, nelle note iniziali dell’opera, di essere stata ispirata dalla storia d’amore tra Virginia Woolf e la scrittrice a lei contemporanea Vita West; il loro è stato un legame passionale e tormentato, testimoniato dalla raccolta “Scrivi sempre a mezzanotte”, composta dalle lettere che le due si scambiarono per quasi vent’anni. Quell’opera ha fatto sorgere in Cecilia Pacileo molte domande: qual è la definizione di amore e chi può stabilirla? Quali sono i confini di questo sentimento, se davvero ve ne sono? L’amore è solo istinto o deve entrarci necessariamente anche la ragione?
L’autrice cerca di offrire alcune risposte in questo romanzo in cui si narrano le storie di tre donne che incontrano l’amore e che cercano di fare del loro meglio per trattenerlo; è una vicenda tutta al femminile, che ruota intorno a Rita, Ava e Meredith, giunte a Londra in diversi momenti per cambiare vita, quando vengono improvvisamente folgorate dalla possibilità inattesa di amare un’esponente del loro stesso sesso.
La società, però, forse non è pronta, o magari non lo sono loro: l’amore a volte non basta, e la paura è tanta proprio quando sono in ballo dei sentimenti così intensi e soprattutto mai provati. Rita si dimostrerà più coraggiosa e intraprendente, Ava, al contrario, si renderà conto col tempo che un’anima ferita non sempre può riuscire ad amare, pur volendolo; Meredith nasconde invece troppi segreti per lasciarsi andare completamente. Tutte e tre, comunque, con le loro storie ci portano a sognare l’amore e a riflettere su quanto questo sentimento sia stupendo e allo stesso tempo devastante; quando però il destino ci mette lo zampino, niente potrà mai impedirci di viverlo.