Quando l’arte si mette al servizio della cura, non è più solo espressione: diventa ponte, dialogo, resistenza. Da lunedì 1° luglio è iniziato nella Capitale il nuovo progetto artistico e sociale firmato Claudia Virginia Vitari, in collaborazione con A-Head Project dell’Associazione Angelo Azzurro Onlus, la Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea e la Gnosis Cooperativa Sociale Onlus.
Un’iniziativa che non si limita a una mostra, ma si articola in tre fasi di coinvolgimento profondo e multidisciplinare: una residenza artistica in cui laboratori di pittura, disegno e serigrafia diventano strumenti di incontro tra l’artista e i ragazzi delle strutture residenziali e semiresidenziali Gnosis; la produzione di opere che restituiscono visibilità alle identità invisibili; una mostra conclusiva a Roma che porterà in dialogo le nuove installazioni con i moduli del ciclo Le Città Invisibili, già esposti a Barcellona e Torino.
“L’arte non documenta la sofferenza, ma apre spazi di ascolto, sospende il giudizio, restituisce dignità”. Con queste parole Claudia Virginia Vitari descrive il senso profondo di questo lavoro: un percorso creativo che nasce nell’incontro, si sviluppa nella relazione umana, si realizza nel rispetto delle storie e si offre al pubblico come esperienza di empatia.
In collaborazione con la Dott.ssa Laura Di Felice e il Dott. Bruno Pinkus, la residenza artistica prevede la realizzazione di ritratti e opere partecipate, costruite durante un periodo di immersione nella quotidianità dei partecipanti. Il cuore del progetto sta nella co-creazione, in una pratica artistica che non osserva da fuori, ma vive e respira dentro le comunità.
Le opere nasceranno dalle testimonianze raccolte e prenderanno forma in installazioni fragili e potenti: vetro, carta di riso e ferro, scelti per la loro trasparenza, resistenza e memoria. Su queste superfici, attraverso la serigrafia, verranno impressi disegni, parole e volti. Il risultato sarà una narrazione stratificata e aperta, dove l’identità dell’altro non è definita una volta per tutte, ma restituita in tutta la sua complessità.
Nel 2026 il progetto culminerà con una mostra nella città di Roma, che metterà in relazione i nuovi lavori con quelli del ciclo Le Città Invisibili, progetto realizzato a Barcellona insieme a Radio Nikosia, la prima radio autogestita in Spagna da persone con diagnosi psichiatriche. L’allestimento offrirà una riflessione collettiva e politica sulla salute mentale, allontanandosi dalle narrazioni stereotipate per aprire nuove prospettive fondate su relazione, ascolto e autodeterminazione.
Nato nel 2017 grazie alla volontà della famiglia Calapai, A-Head Project porta avanti una lotta quotidiana allo stigma attraverso arte, cultura e creatività. Ideato e curato fino al 2022 da Piero Gagliardi, il progetto ha coinvolto in questi anni artisti e dj internazionali, sostenendo laboratori creativi integrati ai percorsi di cura tradizionali. Tutti i ricavati delle attività vengono devoluti a progetti riabilitativi che mirano al reinserimento dei giovani in difficoltà, promuovendo nuove competenze lavorative e relazionali.
Claudia Virginia Vitari, nata a Torino, lavora tra Berlino e la sua città natale. La sua arte è radicata nella critica delle istituzioni totali e nella narrazione partecipata di esperienze marginali. Dopo aver collaborato con carceri, centri d’accoglienza e radio comunitarie, oggi continua la sua ricerca in chiave transdisciplinare, intrecciando vetro, grafica e relazione.
Raffaella De Chirico, torinese di nascita, ha aperto la sua galleria nel 2011, prima a Torino e dal 2023 solo a Milano (Brera). Con uno sguardo attento alle pratiche artistiche socialmente impegnate, sostiene da anni la produzione di opere che interrogano il presente e sfidano il conformismo del mercato dell’arte.
L’arte, in questo progetto, non è solo bellezza: è verità. È azione. È coraggio.