I mezzi d'informazione, salvo rare eccezioni, sono parte integrante del sistema di potere, del quale esprimono e tutelano la ideologia. Tendono a leggere la società a partire da interessi particolari e consolidati.
Le frequenti sottovalutazioni, le strumentali incomprensioni, le volute omissioni, sono figlie di un imperativo: la funzionalità al potere di turno.
Lo sviluppo democratico di un Paese, del nostro Paese, non può avvenire senza una informazione capace di dare voce a istanze, culture, posizioni, orientamenti tra loro diversi. Di fatto vi è una straordinaria concentrazione dei principali mezzi di comunicazione di massa nelle mani di grossi potentati economici. Il pluralismo è solo apparente.
Si tende a creare consenso attorno a interessi economici e finanziari consolidati, i quali, a loro volta, esercitano un ruolo forte ed egemone rispetto al sistema politico e dei partiti, riuscendo ad ottenere anche vantaggi legislativi di notevole rilievo. La figura dell'editore puro risulta ridimensionata e i pericoli di manipolazione delle notizie sono aumentati.
Si è diffusa, attraverso il sistema complessivo dell'informazione, una ideologia basata sull'individualismo, sul rampantismo, sullo yuppismo, su un falso concetto di modernità. Anche i cosiddetti programmi di intrattenimento sono permeati da tale ideologia. L' orizzonte del capitalismo viene presentato senza alternative possibili e credibili. La giusta aspirazione di molti ad una società più giusta e di eguali giudicata puro velleitarismo. Il sistema delle comunicazioni di massa può, anzi deve contribuire in maniera decisiva alla crescita civile e culturale dei cittadini, alla circolazione delle idee e delle opinioni, alla liberazione dalla diffusa incultura, dal sottosviluppo antropologico, dalla ignoranza.
Questo sarà possibile se il governo delle tecnologie è finalizzato all'allargamento della democrazia, alla sua espansione, alla fine del predominio culturale di popoli su altri popoli, di classi su altre classi, di una ristretta oligarchia di potenti sul complesso della società.
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2020-02-19 17:55:23
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