Venti anni di arte, passione, musica. Lo studio, un percorso di vita e di crescita, la scelta necessaria di voler cambiare il mondo imponendo la bellezza. Barbara Lombardi, la cantantessa, lo fa attraverso le vibrazioni del suo tamburo, con i suoi canti che hanno dentro sentimento, tanti colori e i profumi di quella terra meravigliosa ed unica che è Napoli.
La cantantessa inizia il suo percorso artistico e di formazione lavorando in un laboratorio come operatrice territoriale di ludoteca: perché per i bambini il gioco è vita, è inclusione, è partecipazione al tutto. E sicuramente la musica può essere quel ponte che unisce realtà diverse, differenti livelli, può fare da collante superando i contrasti.
Il suo tamburo si fa strumento di denuncia, portatore di valori antichi, si fa mano tesa a chi si sta perdendo. Il suo lavoro, cantare le cose del mondo, si fa prezioso «perché noi siamo su questo pianeta per combattere il male e lo si può fare solo attraverso l'amore».
Perché la bellezza, l'arte in tutte le sue manifestazioni, il buon sentimento si fanno antidoto contro troppi elementi del male e contro coloro i quali vorrebbero imporre il male nel mondo. Dalle composizioni della cantantessa napoletana, che ha scoperto questo magico strumento grazie al percussionista Gabriele Borelli per poi perfezionare la sua tecnica con un maestro, Bruno Senese, esce una realtà che è allo stesso tempo antica e moderna, fatta di gioie e di dolori, di luce e di buio, ricca di contraddizioni come lo è questa terra straordinaria.
Nelle sue ballate c'è il profumo della terra napoletana e chiudendo gli occhi si possono vedere il golfo di Napoli, le piazze colorate e brulicanti di gente, i vicoli poco conosciuti, si riescono a percepire i profumi e le essenze della città partenopea.
Le vibrazioni del tamburo di Barbara arrivano al cuore, si fanno battito, vita vera: si dice banalmente che la musica sia un linguaggio universale, ma in questo caso va ribadito con forza perché i suoi testi, così legati al territorio e caratterizzati da un dialetto, che è arte e musicalità, riescono a superare i confini senza bisogno di traduzione, perché le emozioni suscitate sono le stesse a prescindere alla cultura di appartenenza.
Tante le collaborazioni con le scuole, le associazioni, con il teatro. Non solo un lavoro quello di Barbara, ma soprattutto la volontà di far vibrare i cuori attraverso il battito del suo tamburo che porta sempre con sé, che è parte di sé e che regala magia allo stato puro nella costante ricerca di armonia.
uploads/images/image_750x422_5e5e55deb8e0d.jpg
2020-03-06 11:55:01
11