C'è un termine che, in questi giorni, mi ricorre in mente: eterogènesi.
Consiste in una anomalia organica, in una disposizione abnorme presente nel mondo animale o vegetale.
In senso figurato si parla di "eterogènesi dei fini" allorché si verifica un capovolgimento di valori.
È quanto accade nel mondo in cui viviamo e, fatto ancora più grave e devastante, nella mente e nel cuore di molte persone.
Il denaro, il profitto, il mercato, gli affari, sono diventati i criteri regolatori dei rapporti collettivi e individuali.
Non più mezzi per soddisfare i bisogni degli esseri umani, ma fine ultimo dell'esistenza.
In nome di essi si sacrificano i diritti e le libertà. Tutti diventiamo consumatori.
Tale paradigma aggrava le ingiustizie e le disuguaglianze; accresce lo sfruttamento indiscriminato delle risorse collettive a vantaggio di pochi; inquina il Pianeta. In questi giorni, nei quali si consiglia di rimanere a casa, approfittiamo per riflettere e ribaltare, almeno nella nostra vita personale, la "eterogènesi dei fini", ristabilendo una diversa gerarchia di valori.
Avremo un recupero di dignità.
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2020-03-09 12:04:13
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