Il CELM (Comitato europeo per la Legalità e la Memoria) e l’Associazione per Onorare la Memoria dei
Caduti nella lotta contro la mafia, costituiti entrambe da alcuni familiari di vittime della mafia e da
componenti della società civile, di varie regioni italiane, apprendono nuovamente, ad una settimana di distanza dall’ultimo atto vandalico subito dall’IC “G. Falcone”, sito nel quartiere San Filippo Neri (ex Zen), che proprio nella mattinata di ieri è stato scoperto un ennesimo e ripetuto atto vandalico, dopo che i genitori avevano provveduto a ripulire, la scorsa settimana, gli ambienti danneggiati precedentemente.
La notizia ci ha lasciato oltremodo costernati e amareggiati. Così come avevamo già sottolineato lo scorso 15 giugno, il reiterato atto vandalico, non deve essere visto semplicemente come una bravata di alcuni perditempo, ma un’azione delinquenziale, che mostra il volto della mafia, da una parte, e della delinquenza di bassa leva, dall’altra, per dare un messaggio forte e chiaro di intimidazione.
La scuola è luogo di civiltà, di socializzazione e di umanizzazione, dove gli studenti vengono allenati a divenire i cittadini onesti del domani.
A scuola si imparano non solo nozioni, ma valori, saperi e diritti. Si insegna ad essere autonomi, non solo dalle famiglie per diventare adulti, ma si insegna, soprattutto, a diventare adulti e maturi rispetto al malaffare, alla corruzione, alla delinquenza.
La scuola aiuta a crescere, isolando, i bambini, i ragazzi e i giovani, dal mondo malato che li circonda, specie in un quartiere come lo Zen, dove i bambini servono più per spacciare e rubare, che per diventare cittadini onesti.
Il CELM e l’Associazione per Onorare la Memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia si uniscono, ancora una volta, con solidarietà e vicinanza, alla Dirigente Scolastica, prof.ssa Daniela Lo Verso, e a tutto il personale della scuola e ai genitori degli alunni.
Ma oltre alla solidarietà nei confronti di tutti i componenti della scuola, desideriamo denunciare
l’inoperosità istituzionale, il silenzio e l’assenza del Sindaco di Palermo, che con il suo assessorato
competente, oltre che personalmente, avrebbe dovuto agire, già in occasione dei precedenti raid vandalici (dato che questo non è il primo), facendo istallare un valido sistema di allarme, provvisto di telecamere, e far presidiare l’istituto dal corpo dei vigili urbani.
Questo silenzio sembra volere essere un malefico assenso all’azione criminale dei vandali, controvertendo ciò che il Sindaco da tempo ha sbandierato come vessillo della sua politica, cioè che Palermo è sicura.
Le nostre Associazioni chiedono, a gran voce, che la politica tutta e le varie Istituzioni competenti, si
assumano il loro compito di sorvegliare e proteggere questa scuola e tutte le scuole di Palermo, da ulteriori atti vandalici, per confermare la presenza e la forza dello Stato.
Presidente dell’Associazione per Onorare la Memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia, Carmine Mancuso
Presidente del CELM, Pippo Di Vita
IL POST DELLA MINISTRA DELL'ISTRUZIONE, Lucia Azzolina:
Dopo l’ennesimo atto vandalico ai danni della scuola ‘Falcone’ di Palermo, ho nuovamente contattato la dirigente scolastica, Daniela Lo Verde, per esprimere la massima vicinanza ad una comunità scolastica duramente colpita.
Come ho detto a lei, presto sarò a Palermo.
È evidente che questa scuola faccia paura. Ma lo Stato c’è, sono in contatto con la Prefettura, dobbiamo proteggere quella scuola.
Servono segnali chiari e immediati per chi pensa di poter attaccare un simbolo dell’educazione alla legalità. La scuola Falcone non si piegherà e il Ministero le sarà accanto.
Ricompreremo subito tutto ciò che è stato rubato o distrutto e io stessa porterò questo messaggio di persona, con chiarezza.
Per approfondimenti:
- LA MAFIA NON L'AVRÀ MAI VINTA
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2020-06-23 17:35:25
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