Una piazza colorata e motivata quella di ieri a Terni, convocata da varie associazioni per sostenere l'approvazione del ddl Zan, in discussione alla Camera nei prossimi giorni, che darà rilevanza penale anche agli atti di discriminazione, di violenza e di istigazione agli stessi atti che siano fondati sul genere, orientamento sessuale o sull’identità di genere, oltre a quelli, già previsti, per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Ci dice Andrea Pastore vicepresidente di "E se domani Terni" , che la piazza ha risposto in maniera importante e soprattutto trasversale: questo sottolinea l'importanza di questa tematica e l'intento, come cittadinanza, di non essere considerata una città omofoba.
«Abbiamo convocato la piazza per dare sostegno al DDL Zan, che se pur non completo è una tappa importante in un percorso intrapreso e necessario. Samo qui per chiedere che il ddl non venga modificato».
Una battaglia contro l'odio che dovrebbe essere unitaria e senza colore politico, perché la piazza di ieri è a tutela di ogni cittadino, per la libertà dei diritti delle persone, a difesa della autodeterminazione di ogni individuo.
Occorre chiedere con forza una legge a fronte del crescente numero di casi di violenza ed aggressione nei confronti di donne, gay, lesbiche, bisessuali e transgender.
Negli ultimi giorni moltissime sono state le aggressioni verbali e fisiche ai danni di alcuni ragazzi che manifestavano pacificamente a favore del disegno di legge. Tra le tante Associazioni presenti in piazza: Agedo, Media Pride, Umbria Pride, Terni Donne, Centro Pari Opportunità di Narni.
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2020-07-26 16:00:20
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