“L’utopia è là nell’orizzonte. Mi avvicino di due passi e lei si distanzia di due passi. Cammino dieci passi e l’orizzonte corre dieci passi. Per tanto che cammino non la raggiungerò mai.A cosa serve l’utopia? Serve a questo:perchè io non smetta mai di camminare
Eduardo Galeano, “Le vene aperte dell’America Latina”
Un po' quello che ha fatto Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore. Primo cittadino di Pollica, un meraviglioso comune del Cilento.
Vassallo ha guidato l’amministrazione comunale per quindici anni, portando una vera e propria rivoluzione nella gestione del territorio e nell’idea stessa di bene comune. La buona politica che tanto si vorrebbe ottenere, a Pollica è realtà. O almeno lo è stata fino a quella maledetta sera del 5 settembre del 2010 quando la vita di Angelo è stata spezzata da mani armate. Senza un nome.
Ad oggi nessuna condanna, dopo dieci anni dall’omicidio: nessun esecutore e nessun mandante.
Un imbarazzante silenzio da parte delle istituzione, ad ogni livello di fronte alla richiesta di verità gridata da chi ama Angelo Vassallo e sta spendendo la propria vita per rendergli giustizia come merita.
Lo fanno ogni giorno da dieci anni con totale dedizione e sacrificio, i fratelli Dario e Massimo. La storia di Vassallo, nonostante tutto, è una storia bellissima.
Tutto si muove intorno alle parole LEGALITÀ e AMBIENTE, perché al suo amato territorio, al suo mare e al rispetto delle regole il Sindaco pescatore ha rivolto tutte le proprie attenzioni e quel suo sguardo lungimirante e profondo che ha creato un “modello Vassallo” esportato in tutto il mondo.
Il mare, innanzitutto, avvelenato per decenni e nelle cui acque preziose venivano riversate tonnellate di veleni e di plastica. Il sogno, poi realizzato da Angelo, del depuratore e una gestione dei rifiuti che, in pochi anni, ha fatto arrivare a cifre altissime la percentuale della raccolta differenziata effettuata da parte di una comunità che ha imparato grazie a lui ad amare e rispettare il territorio.
Un progetto di amministrazione che sin da subito ha puntato su turismo e bellezza, sulla cura di un territorio che in poco tempo si è fatto importante meta turistica portando a Pollica gente da ogni dove. Commercio, investitori e soldi.
Territorio e mare tutelati anche attraverso la buona pratica della raccolta dei rifiuti impigliati nelle reti dei tanti pescatori e che, grazie al genio del Sindaco Vassallo, una volta tirati a bordo, vengono riciclati nell’isola ecologica grazie all’impegno degli stessi pescatori coinvolti in questa azione di civiltà e rispetto.
Tante piccole azioni che danno un grande risultato. Una rivoluzione politica e culturale quella del primo cittadino di Pollica osteggiato, come tutti i “grandi”, da chi invece vola basso, da chi vive di espedienti e di traffici illeciti, da chi ha interesse a non attirare attenzione su realtà tenute sotto scacco dalla malavita e dalla politica collusa che guadagna in consenso elettorale e mazzette e si gira dall’altra parte.
Tantissimi sono stati i risultati raggiunti in quel tratto del Cilento: grazie a un lavoro durato anni il mare di fronte a Pollica è rientrato nella classifica delle Cinque Vele nella guida di Legambiente; fondamentale è stato il contributo di Angelo Vassallo nella conoscenza e diffusione della dieta mediterranea in tutto il mondo; per non parlare dell’ottima gestione dei rifiuti e tantissimo altro. Il comune di Pollica è diventato esempio di buona politica da esportare in ogni dove.
Ma la legalità e il profumo di libertà danno fastidio ai mediocri contrabbandieri che vivono immersi nel marcio di un sistema che non conosce la Bellezza: quel sistema ha armato la mano di un vile che ha ucciso Angelo in una tiepida serata di settembre.
Una vera e propria esecuzione ha spento il suo cuore grande. Quella notte un sicario professionista “ammazzando un sindaco ha ammazzato lo Stato”, come ripete da anni Dario Vassallo.
Ma come accade ogni volta che muoiono i grandi uomini si realizza l’inatteso.
Così chi ha ucciso Angelo Vassallo ha dato vita senza volerlo ad una grande “onda” che tutto muove. Ha fatto nascere una immensa comunità fatta di uomini e donne che si stanno impegnando per ottenere finalmente giustizia e portare avanti quel sogno di buona amministrazione che si può realizzare con capacità, cuore e passione.
Per volontà della famiglia e degli amici più cari è nata la Fondazione Angelo Vassallo a pochi mesi dal suo omicidio, impegnata nel contrasto ad ogni forma di illegalità, nella tutela dei diritti dei cittadini, nella protezione dell’uomo, degli animali, dei vegetali, dell’ambiente tutto. Organizza eventi per contribuire alla formazione di una coscienza civica e ambientalista, attraverso strumenti didattici che possano formare domani cittadini che saranno padroni del mondo.
Dopo dieci anni la storia di Angelo Vassallo è più viva che mai.
Così mentre la politica e i tanti “amici“ delle istituzioni non rispondono alle lettere e ai numerosi appelli inviati loro nei quali si chiede di far luce sull'omicidio di questo amministratore coraggioso (magari anche attraverso una commissione di inchiesta che non è stata mai istituita), dall’altra parte c’è una comunità che mantiene accesi i riflettori su Pollica.
Un lavoro straordinario lo sta facendo Dario Vassallo, fratello del Sindaco. Autore di due libri, il primo “Il sindaco pescatore” e il secondo “La verità negata”, scritto insieme a Vincenzo Iurillo, che sta portando in giro per il paese e nelle scuole dove migliaia di ragazzi ascoltano con attenzione episodi di una vita straordinaria.
Tra le righe del libro, dettagliato nella ricostruzione dei fatti che hanno portato alla morte di Vassallo, emerge un dolore mai sopito,una ferita che quotidianamente si riapre. In quelle parole c'è anche tanta speranza accompagnata dalla voglia di andare avanti per conoscere i nomi di chi ha spezzato la vita di Angelo, senza tuttavia distruggere un sogno talmente grande da volare altissimo ancora oggi.
La camorra ha ammazzato Angelo, gli spacciatori di droga che avevano infestato il suo amato territorio, la politica collusa, le istituzioni deviate, alcuni appartenenti infami delle forze dell’ordine e l’omertà di tanti suoi concittadini che restano muti ancora dopo dieci anni. Ma la gioia che Angelo Vassallo ha saputo diffondere nell’aria non è mai andata via.
In un passaggio del libro “La verità negata” si legge: «Creare il bello è la vera rivoluzione, perché è solo con il bello che si origina la cultura, l’economia, la ricchezza, la socialità, l’aggregazione. Il bello è una via d’uscita, è una nuova strada da percorrere per creare sviluppo, non solo nel sud d’Italia.»
Il sindaco Vassallo è stato un rivoluzionario, ha seminato Bellezza in ogni angolo, in ogni modo. Una delle ordinanze comunali firmate durante la sua amministrazione è stata quella che chiedeva agli abitanti di Pollica di piantare fiori sui balconi. Se questa non è poesia…
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2020-11-30 18:41:21
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