Si sono accese ieri, lunedì 7 dicembre, le luci dell'Albero di Natale creato da "Bauli in Piazza", l'Associazione senza scopo di lucro creata nel corso del 2020 da musicisti, professionisti di musica, spettacoli ed eventi.
Nata per rendere forte e chiaro il valore del loro lavoro e per sottolinearlo in questo periodo storico così tragico.
Questo settore ha subìto fortissime restrizioni, molte categorie hanno avuto un drastico calo del lavoro per non dire nullo.
Ma non è solo l'aspetto economico che va, giustamente, evidenziato e che richiede un forte sostegno, visto e considerato che passeranno mesi prima che tutto possa tornare alla normalità, prima di ricomprare con spensieratezza un biglietto per un concerto o per la prima a Teatro.
Da ricordare e mantenere viva è anche la Bellezza che si ritrova in ogni sfaccettatura di questo mondo.
Arte, musica, cultura, teatro.
L' interfacciarsi di queste multidisciplinarietà è ciò che rende leggera l'anima e, al tempo stesso, la riempie. Invade chi sta di fronte ad un palco e questo grazie a ore e ore di lavoro. Invade anche chi non è in prima fila, ma dietro le quinte a controllare che tutto stia perfettamente andando per il meglio.
In questi mesi abbiamo avuto occasione di vedere questi bauli neri riempire le piazze di alcune città, memorabile la manifestazione pacifica, decorosa, rispettosa avvenuta a Milano all'inizio circa di ottobre.
500 bauli neri in Piazza del Duomo, "flight case" simbolo di teatri, cinema, attrezzi e maestranze. In più, al centro, un baule rosso in rappresentanza dei colleghi che non ci sono più.
Ora questi bauli sono impilati uno sopra l'altro in piazza Cadorna.
L' Albero dei Bauli.
L'intenzione è' quella di attirare l'attenzione di Istituzioni, opinione pubblica e media tenendo i riflettori accesi, che tanto mancano nel reale, per non dimenticare il duro momento che queste categorie stanno affrontando.
Non ho avuto la possibilità, essendo in zona arancione, di spostarmi e poter vedere dal vivo questa installazione. Appena sarà possibile lo farò. Apprendo da quel che ho letto e visto che sui vari bauli ci sono riportate scritte e frasi lasciate dagli operatori del settore.
Il baule è quell'oggetto che in corso di evento diventa l'appoggio per molte cose. Dagli oggetti, al cibo, alle scalette degli spettacoli.
Diventa una sorte di oggetto multiuso dove a fine evento, nel momento in cui bisogna sgomberare e i riflettori si spengono abbassando quella luce che spesso tra una quinta, un palco o una "postazione luci" illumina i bauli stessi, si sfrutta come seduta per una chiacchierata.
Sfiniti da ore di lavoro.
Pass abbandonati, magliette dello staff, pacchetti di sigarette e bicchieri vuoti.
Questo è quello che rende vivo un baule che ora messo incastrato in quella installazione sembra sia una scultura contemporanea senza via d'uscita.
Abbiamo bisogno di Arte e di Bellezza, mai come in questo periodo si ha bisogno di essere rieducati dal mondo dalla cultura.
La cultura e' cura, non contagio.
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2020-12-08 12:45:20
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