Non so se risponde al vero la notizia diffusa dagli organi di stampa nazionali riguardante i 947 furbetti del vaccino che avrebbero utilizzato rapporti personali e/o di amicizia con il "POTERE" per "rubare" dosi anti-Covid a coloro che hanno il diritto di precedenza.
Il consiglio regionale, dopo alcune ore di bagarre stile asilo infantile, ha approvato una mozione per chiedere al presidente della Regione di divulgare i nominativi dei vaccinati per poter controllare gli "imboscati" tra i quali ci sarebbe anche qualche consigliere regionale.
Poche ore dopo il direttore generale dell'Asrem Florenzano ha inviato a Toma la nota (foto in basso) con la quale esclude la presenza di politici regionali nostrani tranne sette sindaci che avevano diritto.
Ovviamente nessun elenco è stato pubblicato e, dunque, non si conoscono i nominativi degli altri 940 infiltrati. Per di più la nota di Florenzano nasconde una furbata riguardante la somministrazione dei vaccini da parte dei privati accreditati che, a suo dire, sarebbero liberi di scegliere le persone da vaccinare e l'Asrem non sarebbe a conoscenza di niente.
Se così fosse saremmo di fronte all'ennesima totale disorganizzazione dell'azienda sanitaria regionale, disorganizzazione e superficialità che fino ad oggi hanno prodotto lo sfascio totale del sistema.
In realtà non è così poiché le strutture private accreditate che somministrano il vaccino hanno l'obbligo di comunicare all'Asrem l'elenco delle persone da vaccinare e, dopo, i nominativi delle persone vaccinate seguendo, ovviamente, le priorità stabilite dalla normativa nazionale.
Quindi Florenzano dovrebbe essere in possesso di tutti i dati relativi al progetto di vaccinazione anche dei privati e non si comprende il perché si nasconde dietro una furbata.
Chi vuole coprire e perché?
Viene il fondato dubbio che la feroce discussione in aula – proposta dalla sospettosa consigliera regionale Aida Romagnuolo, per altro massacrata verbalmente da alcuni suoi colleghi del centrodestra – si basi su qualche fondata verità.
Comunque i cittadini hanno il diritto di conoscere i nominativi dei restanti 940 infiltrati, politici o affiliati che siano, per fare piena luce su una oscura e spregevole vicenda rimbalzata ai disonori della cronaca nazionale.
I MOLISANI NON CREDONO AGLI SPREGIURI!
Giovanni Minicozzi
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2021-02-03 17:02:33
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