Nelle sedute del 6 aprile e del 5 maggio del 2020 il consiglio regionale del Molise votò all'unanimità la scelta del Vietri di Larino quale Covid Hospital e centro interregionale per le malattie infettive, scelta sostenuta anche da 118 sindaci su 136 coordinati dal sindaco di Larino Pino Puchetti.
I due deliberati dell'assemblea regionale vennero approvati anche dal presidente della Regione Donato Toma e dai suoi discepoli.
Per altro lo stesso Toma ha sempre dichiarato pubblicamente, sempre a reti unificate, che lui era favorevole al progetto Vietri ma che il tutto dipendeva dai vertici romani.
Nel frattempo il presidente insieme a Florenzano, Scafarto, Ida Grossi e Lolita Gallo si attivarono per realizzare il progetto della famigerata Torre Covid al Cardarelli, progetto attualmente bloccato sine die così come è bloccato l'unico Hub regionale per i pazienti no Covid.
Bugie e chiacchiere al vento poiché il 5 giugno del 2020 Donato Toma inviò un missiva (nelle foto in basso) al commissario ad acta e a Roma per bloccare la proposta del Vietri Covid Hospital e i deliberati del consiglio regionale.
Una tempestiva mossa da cavallo che ha prodotto nei mesi successivi una vera e propria catastrofe sanitaria in questa Regione.
Oggi il commissario Angelo Giustini ha ricevuto un avviso di garanzia per abuso e omissione di atti d'ufficio ma sono convinto che siamo solo all'inizio e che emergeranno anche altre ipotesi di reato a carico di coloro che hanno gestito maldestramente la pandemia.
PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA.
SVEGLIATI MOLISE.
Giovanni Minicozzi
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L'ANGOLO DI MINICOZZI:
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- BUONI A NULLA MA CAPACI DI TUTTO