«Nonostante il Covid, nonostante le restrizioni c’è stata una partecipazione molto combattiva alla manifestazione a Campobasso indetta dai Comitati di liberi cittadini per la Sanità pubblica che sono venuti da tutta la regione Molise, per dire il loro “No” alla gestione fallimentare e catastrofica che c’è stata durante questo anno di pandemia». Queste le parole pronunciate dall’esponente dell’Arci Celeste Caranci sulla manifestazione di protesta organizzata questa mattina nel capoluogo di regione. «Questa manifestazione, in qualche modo, ha mosso le acque, ha aperto le contraddizioni anche all’interno della maggioranza che governa il Molise, acuendo le divisioni tra le vari componenti. La mozione di sfiducia di questa mattina, con la firma di undici consiglieri, porterebbe alla caduta della Giunta regionale come conseguenza il ritorno alle urne per il rinnovo del consiglio regionale.»
Cosa ha voluto dire questa manifestazione?
«Questa partecipazione ci ha detto che il popolo molisano è stanco di questa politica, ha ribadito il suo “No” alla sanità privata, che non ha fatto niente per sollevare quelle che sono le sorti del popolo molisano. Questa manifestazione, a cui seguiranno altre manifestazioni, non è altro che parte di un movimento che è in piedi per la difesa della sanità. Per una società della cura.
Abbiamo in Molise, forse l’unica regione, con un settore privato che sta diventando quasi maggioranza. Questo è uno dei motivi per i quali, oltre allo sfascio totale e all’inettitudine della giunta regionale, è una delle ragioni storiche dei problemi strutturali che vive la sanità nella regione Molise.»
Quali i prossimi appuntamenti?
«Rispetto a questa situazione i cittadini si sono autorganizzati nei Comitati e tutti dovremmo lavorare per un maggiore coordinamento fra i Comitati, quelli che si battono realmente per una sanità pubblica e che non prestano il fianco agli opportunismi e agli accordi con questa classe politica dirigente che ha dimostrato il suo fallimento e la sua pochezza e che deve andare via nel suo complesso. Questo ribadiremo tra quindici giorni, saremo di nuovo sotto il consiglio regionale. Invitiamo i cittadini ad allargare la propria presenza.»
WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata