Intervista ad Angelo Bonelli dei Verdi, già consigliere e candidato a sindaco di Taranto, impegnato da sempre nella lotta contro l’avvelenamento e l’inquinamento della città.
Con lui abbiamo affrontato la questione ex Ilva, in particolare entrando nel merito del nuovo accordo tra ArcelorMittal e Invitalia reso noto al momento nelle sue linee generali.
Una situazione che non muta negli anni quella di Taranto: la politica ha sempre portato avanti la questione del “ricatto” occupazionale, sono state investite cospicue risorse pubbliche senza mai affrontare seriamente la questione ambientale.
«A Taranto – dice Bonelli – tutto ruota intorno all’acciaio,non si è mai cercata un’alternativa e manca totalmente una visione del futuro.
Una politica conservatrice che nulla ha fatto in termini di controllo e prevenzione: a Taranto si paga un prezzo altissimo sul piano della vita umana e dell’inquinamento, la responsabilità della pubblica amministrazione sarà stabilita dai processi in corso.
Bonelli continua parlando della elevata mortalità di Taranto e della drammatica situazione di un territorio i cui abitanti sono costretti a vivere a ridosso della fabbrica; una popolazione, quella di Taranto, alla quale il paese sta girando le spalle, negando così ai tarantini la tutela fondamentale del diritto alla salute.»
I Verdi chiedono quindi l’applicazione delle normative vigenti per attuare una seria opera di risanamento ambientale e di riconversione industriale così come è avvenuto in altri paesi europei, come Spagna e Germania, dove tra l’altro vi è stato un aumento in termini di occupazione.
VIDEOINTERVISTA realizzata da Alessio Di Florio e Alessandra Ruffini
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