Cito due episodi, tra i tanti possibili.
Tempo fa, a Piacenza, venne arrestato il presidente del Consiglio Comunale in quanto affiliato alla 'Ndrangheta. Iscritto a Fratelli d'Italia era stato immortalato accanto a Giorgia Meloni. Entrambi sorridenti.
Non risultano dichiarazioni di condanna.
Ieri è stato sciolto per mafia il comune di Foggia. Sindaco, Giunta e Presidente del Consiglio Comunale sono accusati di essere mafiosi, corruttori e concussori. Appartengono alla Lega e a Forza Italia.
Per non apparire fazioso aggiungo che anche in partiti del centrosinistra, talora, si sono verificati episodi analoghi.
È solo una questione di percentuale.
La mafia non ha un partito. Va sempre con chi comanda o si ipotizza che possa comandare nel prossimo futuro. Una volta era la DC, poi venne il PSI, a seguire Forza Italia. Qualche puntata anche nel PD. Adesso è il momento del centrodestra, tutto, senza distinzione. Alla mafia interessarono unicamente il potere, il controllo del territorio e i soldi.
E colloca i suoi uomini nei partiti che governano. Pronta a cambiare in qualsiasi momento. E, per non correre rischi, non si limita a collegarsi con alcuni politici, ma ha cominciato a fare eleggere anche suoi esponenti nelle istituzioni.
Così le controlla meglio, dall'interno. Il fenomeno è in crescita, ma rischia di passare sotto silenzio. Vigilare e denunciare è compito della società civile e dei cittadini onesti. La politica nel suo insieme, quando non è collusa, appare quantomeno distratta. E ciò equivale a complicità oggettiva.
Il tema è serio, riguarda tutto il nostro Paese, ed occorre rifletterci.
uploads/images/image_750x422_610e65b4c0a95.jpg
2021-08-07 18:11:18
32