In questa videointervista Ilaria di Roberto legge due intensi, vibranti brani del libro edito da Europa Edizioni – è possibile acquistarlo qui e nei maggiori book store come Amazon, Mondadori e Libreria Universitaria – tra cui una lettera aperta ad Amanda Todd, vittima di molestie e bullismo e morta suicida negli USA.
Testimonianze su cui riflettere, da ascoltare a cuore aperto, che trafiggono il cuore e l’animo. Un dolore e una sofferenza che devono imporre di riflettere ed agire. Perché, soprattutto per gli uomini, parafrasando Faber nessuno è assolto e tutti sono coinvolti.
Alle donne vittime di violenze, abusi e molestie, che subiscono quotidianamente comportamenti considerati minori e senza peso, quasi normali, e che invece sono alla base della «cultura dello stupro» e del maschilismo imperante, «condannate» loro da una società (e anche da chi dovrebbe tutelarle e restituire loro giustizia) che vergognosamente troppe volte tende ad «assolvere» e «giustificare» i colpevoli, Ilaria invia anche in questo video importanti riflessioni e l’invito a combattere, denunciare, non arrendersi, non rinchiudersi e fermare la propria vita.
Il carnefice «non stupra l’abbigliamento ma il corpo» – demolendo così ogni «colpevolizzazione» della donna vittima, prassi vergognosa quotidiana – e ad ogni oppressore che si presta ad essere complice e perpetratore della «cultura dello stupro» e di ogni molestia e abuso il messaggio/riflessione «l’abito non fa la sua dignità per questo non toccarla contro la sua volontà».
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2021-11-10 18:23:04
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