Sfruttamento dello stupro a pagamento e della schiavitù sessuale e minori adescati per le turpi reti della pedofilia internazionale. Le mafie si stanno attivando da settimane per sfruttare l’emergenza umanitaria causata dalla nuova guerra in Ucraina. Crimini abietti ed immondi, mafie che proliferano sulle più turpi perversioni e depravazioni patriarcali.
Ma ben pochi, nel fu Belpaese culla di una fu civiltà, neanche a cavallo dell’8 marzo in cui retorica e belle intenzioni sono state sparse come non ci fosse un domani ad ogni livello (istituzionale, mediatico, sociale) ben pochi se ne stanno accorgendo.
Ci sarebbe da indignarsi, non trovare pace e riposo di fronte alle sofferenze, al dolore, alle violenze sistematiche che stanno avvenendo. Ed invece, lì dove qualcosa vien fatto trapelare, esclusi alcuni, tutto viene quasi nascosto tra supposte raffinate analisi geopolitiche, frasi fatte e strafatte da comodi scranni e divani e letture interessate e strumentali di quanto sta accadendo. La retorica della commozione a comando, omologata ai trend topic dei social, è facile esercizio. Guardare in faccia la realtà, affrontarla, indignarsi e cercare di agire assolutamente no. Perché è una realtà che chiama in causa e accusa direttamente i silenzi, le omertà, le complicità di papponi e papponisti, stupratori e vigliacchi diffusi in una società come quella italica come la peggiore delle pandemie.
Quella eterna dell’industria della schiavitù sessuale, delle mafie che lucrano non su alieni provenienti da Marte ma su “bravi italiani” della “società bene” che, dietro la maschera della quotidianità, per le proprie più turpi e schifose perverse depravazioni alimentano stupro a pagamento e stupro pornografico. Sentendosi persino in diritto di sfogare quanto di peggio possa esprimere la disumana bestialità, facendo finta di non sapere che alimentano mafie internazionali e nazionali e di “divertirsi” sulla schiavitù e le lacrime di migliaia di donne vittime.
In Germania si sta mobilitando Ge Stac, un gruppo di sopravvissute allo sfruttamento dello stupro a pagamento, nel quale è attiva Liliam Altuntas che collabora con Resistenza Femminista. In quest’intervista a Ge Stac pubblicata dal sito di Resistenza Femminista e curata da Liliam Altuntas https://www.resistenzafemminista.it/intervista-al-gruppo-di-sopravvissute-alla-prostituzione-ge-stac/ viene raccontato il loro impegno, come si attivano, le differenze tra Germania e Francia e come nel primo Paese papponi e mafiosi hanno vita facile. È stata lanciata su change.org anche una petizione «Dobbiamo mettere in guardia le donne e i bambini ucraini sui trafficanti di esseri umani in Germania!»
«Sono soprattutto donne e bambini che fuggono e che sono esposti a ulteriori gravi pericoli durante la fuga e nel Paese profugo: stupri, tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale, sequestro di persona a scopo di schiavitù sessuale.
L'ONU, il Consiglio d'Europa e l'OSCE stanno mettendo in allarme con urgenza – si denuncia nella petizione – i trafficanti di esseri umani e i pedofili possono facilmente fingere di essere aiutanti e trarre vantaggio dalla difficile situazione delle donne. Poiché la Germania è diventata un eldorado per i trafficanti di esseri umani, i protettori e gli operatori di bordelli grazie alla sua legislazione liberale, in Germania esiste un pericolo particolarmente grande per donne e bambini». « Ge-STAC (Consiglio tedesco delle vittime della tratta e dello sfruttamento di esseri umani) si è attivato con rapidità pubblicando un volantino in ucraino con una linea diretta per le vittime. Questi volantini vengono distribuiti alle donne e ai bambini appena arrivati» si sottolinea nel testo della petizione. Il volantino a cui si fa riferimento è quello che pubblichiamo in quest’articolo per allertare le donne in fuga dall’Ucraina ed evitare che finiscano adescate nelle mafiose reti dei trafficanti dello stupro a pagamento. Lo pubblichiamo come nostro piccolo contributo alla mobilitazione dall’Italia.
Il 26 marzo Ge Stac promuove questo incontro, che sarà possibile seguire online anche in inglese e i cui dettagli sono pubblicati sulla pagina facebook del gruppo https://www.facebook.com/Ge-STAC-109459368344365
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2022-03-25 19:05:05
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