L’esposizione è il risultato di una open call che invitava i partecipanti ad esplorare tutti gli aspetti della DSG, dall’identità di genere alla sessualità, alla relazione con la cultura dominante o con sottoculture locali/globali, attraverso gli stereotipi, i bias, le difformità, le conformità e i conformismi. Numerosi i partecipanti al concorso e ampia la diversità dei selezionati: dalla scelta del tipo di media utilizzati per le opere alla varietà delle azioni performative, così come variegata l’età degli artisti.
La mostra è parte del progetto Think Diverse!, finanziato da Erasmus+ e portato avanti da un team internazionale di tre nazioni europee rappresentate sia da partner formativi che da partner creativi: per l’Italia, Eurosviluppo, Skill Up e Tevere Art Gallery; per la Spagna, Neotalentway e Curva Polar; per la Francia, IRIV e LIRAC. Ogni paese si è concentrato di un tema specifico, approfondendo la diversità sessuale e di genere (Italia), quella culturale e religiosa (Francia) e la diversità mentale (Spagna).
“Il termine “Diverse” comporta una molteplicità di significati: diverso, vario, variegato, diversificato, svariato, differente, molteplice. Così la locuzione “Think Diverse” diventa una esortazione a mettersi in discussione, a scardinare i bias che attraverso convenzioni e abitudini condizionano ognuno di noi, bloccandoci in ruoli precostituiti che ci imprigionano nella recita di un copione che non abbiamo scritto; al contempo e di conseguenza “Think Diverse” rappresenta una apertura al mondo, ma soprattutto all’altro, alle sue infinite declinazioni, che diventano strumenti per una più profonda coscienza di sé. […] La scelta dell’Italia è emblematica di una situazione in cui la “diversità dei generi”, di fatto si traduce in “disparità tra i generi”.
La difficoltà da affrontare riguarda l’affermazione dei diritti, non solo delle donne, ma di tutte le persone la cui identità personale e/o sessuale non si conforma esattamente al modello binario espresso dalla maggioranza. Nel presente progetto è stata compiuta la scelta di soffermarsi sia sull’universo uomo/donna sia su tutte le soggettività le cui preferenze sessuali o le cui identità non rientrino nel dualismo tradizionale, eterosessuale e cisgender. Il ventaglio di autori coinvolti è ampio, la più giovane artista è una studentessa di diciotto anni, Vittoria Di Patre, iscritta al primo anno di Accademia delle Belle Arti di Roma e la più anziana, Bianca Menna, alias Tomaso Binga, è una artista di novantuno anni, già partecipante alla Biennale d’Arte di Venezia, cinquantanovesima edizione del 2022.
Ampio è inoltre lo spettro d’interpretazioni che gli artisti hanno fornito attraverso varie forme espressive dell’arte: dall’opera pittorica alla grafica, alla fotografica, all’illustrazione, alla video-art, ad opere di design, all’art-brut ed alla scultura. Un posto a parte e di gran rilievo è dato alla performance art e alla sua capacità di coinvolgimento attivo dei presenti in cui l’aspetto emozionale è diretto coinvolgimento nell’agire del performer. Perché se il teatro è rappresentazione e trasfigurazione, la performance è vita vissuta: esperienza in un luogo determinato, in un tempo limitato e irripetibile come l’esistenza stessa dell’artista che espone attraverso la propria fisicità, le proprie sofferenze e la propria dimensione più intima nel tentativo attivo e non mediato dalla tela o dalle cornici o da diffusori sonori, di trasfigurarsi e trasfigurare l’altro in una dimensione dell’altro da sé. Think Diverse!.” (dal testo di Barbara Lalle e Marco Marassi)
Artisti partecipanti
582 Fotografia; Antonella Albani Fotografia; Alessandro Arrigo Illustrazione; Giulia Barone Fotografia; Mariagrazia Benvenuti Street Art; Claudia Borgi Fotografia; Gerald Bruneau Fotografia; Burningmax
Con la straordinaria partecipazione di Bianca Menna alias Tomaso Binga.
Per il vernissage del 19 novembre sono in programma le performance di Bianca Menna alias Tomaso Binga, di Daniela Giua e Stefano Restivo con “Costruzione&Distruzione”, di Daniele Casolino con “I-DENTITY”, di Daniela Carreras con “Idem”, di Helena Velena insieme al collettivo FESTA MOBILE delle DEE CYBORG con “Ulysses walking on the wild genderfluid side”.
Per il finissage del 23 novembre è in programma invece la performance “Un incontro. Devo pulire il mio cuore per incontrare il tuo.” di Silvia Stucky e Ysabel Dehais.
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2022-11-19 15:48:13
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