Abbiamo archiviato ormai da alcuni giorni il mese di Aprile, mese considerato simbolo dell’avvio della primavera. Quella primavera che, parafrasando una delle canzoni più famose (e più attuali) di Franco Battiato, quest’anno tarda ad arrivare. Tarda esattamente come la consapevolezza sull’autismo, a cui è dedicata la seconda giornata del mese di aprile, soffocata da pregiudizi, costruzioni sociali e mentali e un’ignoranza (nel senso etimologico del termine) fin troppo diffusa.
Marie Helene Benedetti, presidente di Asperger Abruzzo Aps, due anni fa denunciò a WordNews che in questa regione «le famiglie si scontrano con un muro».
https://www.wordnews.it/autismo-le-famiglie-in-abruzzo-si-scontrano-con-un-muro
Un muro costruito da istituzioni, enti pubblici, da coloro che dovrebbero avere al di sopra l’interesse e il bene pubblico ed invece fin troppo spesso guardano ad altro. Facendo dominare ben altri interessi e pesanti mattoni di quei muri.
Nel disinteresse e alimentati da cittadini e da quell’asocietà che troppe volte si può definire civile solo per convenzione linguistica. L’ultimo esempio l’abbiamo raccontato meno di un mese fa.
Un circuito vizioso che si autoalimenta e si regge su costrutti asociali, su divisioni paternalistiche e fin troppo comode per chi non conosce e non vive. Sull’autismo vediamo in azione le stesse frasi trite e ritrite, la stessa incoscienza che domina ogni volta che si affrontano temi sociali, sanitari e non solo. La retorica, dannosa e incosciente, dell’aiutare, di chi si crede migliore e guarda altri con un falso «pietismo», dei «poverini da aiutare».
Non esistono «poverini», non esistono «paternalismi», tutto questo va spazzato via. Con consapevolezza, conoscenza e vita concreta e reale. Esistono persone, bimbi e famiglie, che hanno diritti come tutti, che hanno diritto a potersi esprimere, a veder riconosciuti (non si concede, non c’è una concessione dall’alto, ma riconoscimento) il diritto ad esserci, vivere, appunto esprimersi, al proprio posto in una società che voglia definirsi tale.
«Fermeremo il vento come dentro agli uragani» e possiamo essere «due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole» ha cantato Mr Rain all’ultimo Festival di Sanremo. E con “parenti” del vento e degli uragani è partita e si è sviluppata una bellissima magia, slegando la fantasia, a Roccaspinalveti.
L’occasione è stato il recente evento Lego “una montagna di mattoncini” con il concorso “Sleghiamo la fantasia”, indirizzato ai bambini della scuola primaria. Il piccolo Giovanni, bambino autistico, convinto dai genitori ha partecipato ed è stato premiato con la costruzione di una centrale di raccolta fulmini. Questo il racconto di quanto accaduto diffuso dall’associazione Asperger Abruzzo Aps.
In occasione dell'evento LEGO "una montagna di mattoncini" tenutosi a Roccaspinalveti (CH), ha avuto luogo il concorso "Sleghiamo la fantasia" indirizzato agli alunni delle scuole primarie. Il tema proposto per il concorso è stato "sostenibilità ambientale, cambiamento climatico, energie rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica, mobilità sostenibile e riciclo".
Venuti a conoscenza dell'evento e data la passione per i LEGO del giovane Giovanni, bambino Autistico ad Alto Funzionamento (o per chi preferisce Asperger), di 11 anni, la famiglia gli ha proposto la partecipazione al concorso.
Dopo due giorni di ponderata riflessione Giovanni ha deciso di partecipare al concorso con una sua idea: una centrale di raccolta dei fulmini.
Ci sono state tre settimane di lavoro, tra ideazione e sviluppo del progetto, ricerca dei pezzi necessari alla realizzazione e messa in opera.
Giovanni si è impegnato molto in questa realizzazione tecnica.
La famiglia ha cercato di proporre, suggerire, ma lui ha sempre rifiutato ogni aiuto con cordialità, ripetendo che la sua idea era diversa da quanto propostogli.
Solo un paio di giorni fa la madre ha pensato di cercare su google eventuali notizie su questa idea.
Il risultato della ricerca è stato sconvolgente, è dalla fine degli anni '80, in tutto il mondo, che ci sono studi in atto sulla possibilità di raccogliere l'energia prodotta dalla scarica dei fulmini per trasformarla per differenti eventuali scopi, tra cui quello scelto e realizzato da Giovanni nel suo progetto, ovvero quello di utilizzare questa energia per produrre idrogeno dall'acqua non potabile.
Il progetto ideato da Giovanni consiste nella realizzazione di una centrale che ha agli estremi due ventole sensibili che possano intercettare variazioni dei venti, capaci di allertare il sistema.
All'apice della struttura è stato posizionato un parafulmine montato su un condensatore che, dopo l'azionamento di una leva da parte di un robot, passa l'energia ad un trasformatore mediante una centralina che indirizza l'energia in un'area di stoccaggio. Da lì l'energia viene utilizzata per trasformare l'acqua in idrogeno che viene immagazzinato in un area di stoccaggio dedicata.
Il progetto è dotato di raccolta differenziata dei rifiuti evidenziata dai cassoni posti sul retro, e da un'area verde con laghetto, animali, piante e fiori.
Questa costruzione di mattoncini LEGO è stata molto apprezzata dai giudici del concorso che hanno deciso di premiare l'idea realizzata da Giovanni con il terzo posto. Risultato accolto con emozione ed estrema gioia dal premiato e dalla sua famiglia. L'associazione Asperger Abruzzo ci tiene a fare personalmente i complimenti al nostro piccolo Giovanni Abbadessa che con impegno ha realizzato un progetto futuristico meraviglioso e geniale, soprattutto per la sua età. L'Augurio è che eventi simili possano essere più frequenti perché capaci di far scaturire e motivare sane passioni adatte davvero a tutti ed a tutte le età.
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2023-05-04 16:44:43
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