Con la nostra presenza ieri mattina sul sito del Lotto Zero abbiamo impedito che l'arrivo del ministro Salvini fosse solo l'occasione di una passerella trionfale per annunciare l'assegnazione della gara d'appalto a una ditta di Grosseto.
Sia pure in maniera riduttiva, e, nel caso di alcune emittenti televisive, distorsiva, le ragioni dell'opposizione a un'opera così distruttiva si sono dovute ascoltare e le abbiamo ribadite con determinazione, anche in presenza del divieto perentorio da parte della Questura di poterle manifestare direttamente al ministro.
A questo dato bisogna aggiungere che l'esito dell'incontro che abbiamo avuto nel pomeriggio col sindaco di Isernia Castrataro ci ha dato finalmente l'occasione di esporre in maniera approfondita le tante ragioni che abbiamo messo in campo in diversi anni di opposizione, con ricorsi, appelli, petizioni a tribunali, istituzioni, ministeri, al parlamento, ai ministri, fino al Presidente della Repubblica, affinché venga ristabilito un criterio di legalità costituzionale rispetto un procedimento impregnato di palesi violazioni di leggi e regolamenti.
Il primo cittadino ha preso impegno ad approfondire insieme ai competenti tecnici le varie proposte che si sono messe in campo per rendere più efficace l'azione di contrasto allo scempio programmato. Tra qualche settimana le renderemo pubbliche e si faranno i relativi passaggi per renderle operative.
Nel frattempo sarà prodotta una "istanza di accelerazione" al TAR Molise affinché si pronunci entro l'anno sul ricorso presentato lo scorso anno dal Comune di Isernia per la scadenza della V. I. A. (valutazione di impatto ambientale).
Ricordiamo che il tribunale amministrativo ancora non ha ancora emesso alcuna sentenza di merito, e inoltre è tuttora aperto un procedimento penale presso il tribunale di Campobasso con la nostra opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal PM.
Possiamo affermare che non solo la nostra lotta non si arresta con l'annuncio fatto ieri dal ministro Salvini, anzi, tale notizia ci da', se mai c'è ne fosse bisogno, maggiore determinazione e volontà di continuare nella nostra battaglia fino ad arrivare, se ce ne sarà bisogno, alla Corte Europea di Strasburgo per il ripristino delle regole, anche quelle europee, violate dal progetto di un'opera che, ribadiamo per l'ennesima volta, è
INUTLE, COSTOSA e PERICOLOSA.
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2023-06-09 18:40:14
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