"Quest'anno è stato uno dei più brutti anniversari che ci sono stati da 31 anni a questa parte"
Dice Salvatore Borsellino, mostrando solidarietà al coordinamento che ha organizzato il corteo del 23 maggio e del 19 luglio, nella conferenza stampa che si è tenuta lunedì 17 luglio davanti l'albero della Pace in via d'Amelio.
"Impedire di arrivare in quel luogo sacro, l'albero Falcone in via Notarbartolo, e fermare il corteo per non disturbare le figure invitate sul quel palco a partecipare è stata una vergogna.
Io sto andando dal questore, che oggi mi ha convocato, e voglio sapere cosa mi dirà. Io gli dirò che disprezzo quello che è successo il 23 maggio e che qui siete ben accetti, è casa vostra."
"Quella di oggi è una tappa importante di un percorso che ha visto unirsi diverse realtà che hanno trovato una sintesi nella ricerca di verità e giustizia per un'antimafia intersezionale." Afferma così nel suo intervento Simona Maggio attivista di 'Attivamente' tra le associazioni promotrici del corteo. E continua: "Il 19 luglio non può e non deve essere una passerella di politici che hanno tradito e tradiscono la memoria di Paolo Borsellino perché accettare l'appoggio di uomini condannati per fatti di mafia è tradire la memoria di Paolo Borsellino, perché fare leggi e proposte di legge, a Roma, che garantiscono l'impunità ai colletti bianchi e che attaccano duramente il tentativo di far luce sulle stragi è tradire la memoria di Paolo Borsellino […]".
Dunque, dopo 31 anni dalle stragi, si è riuscito a creare un gruppo di realtà associative, sindacali, studentesche e del terzo settore per chiedere verità e giustizia.
Il corteo avrà luogo il 19 luglio alle 15 con partenza dall'albero Falcone in via Notarbartolo ed arrivo all'albero della Pace in via d'Amelio per il minuto di silenzio.
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L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino
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SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»
TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto»
L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO
Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»
Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»
Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»
Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»
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2023-07-18 18:25:01
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