Ai microfoni della rubrica di Informazione Antimafia parla Luigi Bonaventura, collaboratore di giustizia di ‘ndrangheta.
“Ormai siamo entrati in simbiosi con le mafie”- prosegue il collaboratore. “Questa è l’evoluzione delle mafie e c’è stata anche una certa repressione da parte dello stato. Io credo che l’evoluzione delle mafie, alle quali siamo arrivati oggi, se sparano di meno è dovuto all’apporto del collaboratore di giustizia. Prima che ci fossero i collaboratori di giustizia c’erano morti ogni giorno in svariati regioni d’Italia. Adesso c’è una mafia che prova a fare meno rumore e più affari”.
Infatti questo è un dato di fatto: da quando esiste la legge sulla collaborazione di giustizia siamo venuti a conoscenza delle dinamiche interne delle mafie, basti pensare all’importanza delle rivelazioni di Tommaso Buscetta e Totuccio Contorno per istruire il maxiprocesso e che per la prima volta abbiamo potuto conoscere il nome “cosa nostra” e la struttura piramidale sulla quale essa si regge.
Solo che, con il passare del tempo, i vari governi che si sono succeduti hanno sempre di più indebolito questa riforma, e con essa tutto ciò che invogliava un mafioso a collaborare con la giustizia, fino a farla diventare pressoché inesistente, basti pensare che l’ultimo importante collaboratore che abbiamo avuto dentro cosa nostra è stato Gaspare Spatuzza e stiamo parlando del 2008.
“E’ cambiato in meglio, da parte loro, solamente perché noi siamo stati a dormire. Noi combattiamo le mafie, arriviamo sempre dopo e anche, quando siamo ad un buon punto, non cerchiamo di guardare al dopo. E quindi non abbiamo gli occhi giusti per vedere e non ci mettiamo nemmeno tanta concentrazione. Alcune volte, comunque, anche chi fa informazione racconta un messaggio sbagliato di quelle che sono le mafie che, automaticamente, questo messaggio diventa disinformazione e trasforma le mafie in mafie invisibili. Se noi andiamo in giro a dire solamente che: le mafie uccidono donne e bambini, fanno saltare in aria i magistrati ed uccidono i poliziotti chi non vive in determinate realtà afferma che le mafie non esistono perché oggi, tutto questo, è ridimensionato.“ prosegue così Luigi Bonaventura.
Si è parlato di molto altro in questa intervista che vi invito a guardare se si vuole provare a capire dall’interno determinate dinamiche.
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2023-07-24 17:02:51
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