Petilia Policastro. Ovviamente, dopo questa “bufera mediatica”, definita in questo modo dal primo cittadino (un’Amministrazione pubblica che, attraverso un manifesto funebre, ha inviato pubblicamente le condoglianze a un mafioso, assassino ed ergastolano), non bastano certo le dimissioni di un componente della Giunta comunale.
Il primo cittadino di Petilia Policastro ha affrontato la vicenda dei famosi “manifesti” funebri con la vicinanza espressa alla famiglia di un mafioso ‘ndranghetista, il massacratore di Lea Garofalo. “I manifesti si fanno a tutti”, ha ribadito il sindaco Saporito. Anche per Rosario Curcio, un mafioso che ha tolto la vita e, forse, si è tolto la vita.
L’atteso consiglio comunale ha registrato le dimissioni irrevocabili dell’assessora Maria Berardi (le avevamo anticipate qualche ora fa) che ha partecipato al funerale dello ‘ndranghetista Rosario Curcio, condannato all’ergastolo per la morte (e la distruzione del corpo della donna).
Tra poche ore pubblicheremo l'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'Interno presentata dalla componente della commissione Antimafia, On. Stefania Ascari.
La storiaccia non finirà, certo, con un consiglio comunale.
«Con quel messaggio di vicinanza le istituzioni hanno, in realtà, espresso un segnale di positività, di deresponsabilizzazione, di quasi normalizzazione verso chi ha le mani sporche di sangue e verso chi, appunto, ha ucciso». Queste le parole utilizzate dall'On. Ascari nell'intervista realizzata da WordNews.it lo scorso 20 luglio.
Pubblichiamo il link integrale della diretta del consiglio comunale di Petilia Policastro. Ognuno può, anche dopo aver letto i nostri articoli sulla vicenda, farsi la propria opinione.
ECCO I NOSTRI ARTICOLI SUL CASO
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- E se Curcio (ergastolano 'ndranghetista) non si fosse suicidato?
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- Il VIDEO del funerale di Curcio, l'ergastolano, condannato per la distruzione del cadavere di Lea
- OMICIDIO LEA GAROFALO: i «festosi» funerali per l'ergastolano Curcio
- OMICIDIO LEA GAROFALO, si è impiccato in carcere a Opera l'ergastolano Rosario Curcio
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- Manifesto per il killer di Lea Garofalo, il risveglio dell'opposizione
Ovviamente non trascriviamo l’intero intervento del sindaco di Petilia. Potete ascoltare il suo intervento. Sono dichiarazioni già lette in questi giorni. A parte la data errata, il funerale si è svolto giorno 11 luglio e non 17, il ragionamento si discosta di poco dalle precedenti prese di posizione.
«Non abbiamo fatto alcun inchino alla mafia. Noi ci inchiniamo davanti ai cittadini, alla Costituzioni, alle leggi, alle istituzioni dello Stato. Noi lottiamo contro il crimine. Oggi sento di precisare, dopo molte illazioni che hanno riguardato la mia persona e le nostre famiglie, che prima di esprimere giudizi dovrebbero informarsi sulle nostre storie.»
L’opposizione ha cercato, con tutti i suoi limiti, di fare l’opposizione. Per il consigliere Mangano: «Non ci piacciono le guerre. Ha ragione il sindaco, si è alzato un polverone mediatico. Si è alzato per l’incapacità e l'inesperienza del primo cittadino. Non si amministra per algoritmi, per automatismo. Quando mi avvicino alle persone per esprimere la mia solidarietà lo faccio con il cuore. Non siamo qui a chiedere le dimissioni. Lei non si dimetterà mai, perché per farlo serve coraggio. Lei non vuole provare a mettere a tacere le voci, lei spera nell’oblio. Questa cattiva pubblicità che lei ha fatto fare, non di proposito, lo ha fatto perché incompetente, superficiale. Le dimissioni possono essere una pezza ma il buco è troppo grande. Lei ha l’obbligo di inchinarsi davanti ai cittadini di Petilia e chiedere scusa.»
Al posto di Maria Berardi, con la surroga, è subentrato il primo dei non eletti, Romolo Rizzuto. La minoranza si è allontanata dall'aula. "Non abbiamo la possibilità di dire la nostra. Buonasera e buon lavoro".
Noi continuiamo a porre le nostre domande (anche se i nostri interlocutori se ne stracatafottono di rispondere):
– Chi ha autorizzato e non ha controllato il "festoso" funerale?
– Perchè nessuno, ancora oggi, si assume le proprie responsabilità dopo un messaggio devastante che è passato su quel territorio?
– Bastano le dimissioni della ex assessora che ha partecipato al "festoso" funerale?
- Curcio, il protagonista di tutto questo "circo" dell'antimafia, si è suicidato, come sostiene la versione ufficiale, o è stato indotto al suicidio?
- E se Curcio (ergastolano 'ndranghetista) non si fosse suicidato?
Clicca qui per guardare IL CONSIGLIO COMUNALE DI PETILIA POLICASTRO (27 luglio 2023)
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OMICIDIO LEA GAROFALO. Il suo assassino è ritornato per quattro ore in paese, a Pagliarelle (Crotone). Ufficialmente per fare visita a sua madre "moribonda". La donna, Piera Bongera, solo qualche giorno prima è stata vista arzilla e serena in un supermercato. Cosa hanno in mente questi criminali? Perchè sul territorio è rientrato anche il cugino Vito Cosco, implicato nella strage di Rozzano? Per l'avvocato Guarnera: «Hanno preparato l'ambiente per dare un segnale allo stesso ambiente».
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