foto di Our Voice
“Da un lato sono soddisfatto perché hanno condannato a questo vigliacco, a questo macellaio. Finalmente non esce fuori. Però non sono soddisfatto perché mia moglie questa vittoria con me non l'ha avuta. Desideravo che oggi ci fosse mia moglie accanto a me. Destino ha voluto che mia moglie non ha potuto assistere da viva e devo togliere quella scritta che c'è nel cimitero: “Qui giace Schiera Augusta, mamma dell'agente Agostino, una mamma in attesa di verità e giustizia, oltre la morte.
"E questa la devo togliere. Poi ringrazierei tutti coloro i quali, giornalisti, avvocato, magistratura, perché finalmente si fa luce non soltanto per me e la mia famiglia ma per tutti coloro i quali mi hanno sostenuto.
Oggi è una vittoria dell'Italia, essendo confermata la condanna per Madonia. Dico soltanto una cosa: che si penta e porti alla luce tutto per tutte quelle famiglie che ancora non hanno ancora avuto giustizia. Questa giustizia e questa vittoria è anche per voi ragazzi. Sono contento principalmente per voi perché mi avete sostenuto e dato fiducia. Perché io sapevo quello che valeva mio figlio, e mio figlio non poteva essere mai un corrotto, un farabutto. Mio figlio faceva il suo dovere e lo faceva fino in fondo.
E non si può dire che era una mela marcia, per come si è detto, perché ha sempre fatto il suo lavoro. E questi sono uomini che non hanno avuto paura; sapeva che poteva morire da un momento all'altro ma a me non ha mai detto nulla.
Si sta avvicinando il giorno in cui mi posso tagliare la barba perché giorno 16 c'è l'altro processo di Scotto.”
Queste sono le parole che Vincenzo Agostino, padre di Nino, dopo la condanna di Madonia riferite ai microfoni di Antimafia2000.
foto di Emaanuele Di Stefano
“Ho ascoltato la lettura della sentenza con la foto di mia madre in mano, pensando a quanto sarebbe contenta. Il mio ringraziamento va innanzitutto ai miei genitori che non si sono mai fermati, da quel maledetto 5 agosto 1989, per la ricerca di verità e giustizia. Ai nostri avvocati, agli investigatori e ai procuratori che in questi ultimi anni hanno fatto sì che si potesse scrivere una pagina importante della storia del nostro paese.”
– afferma così Flora Agostino, sorella dell'agente Nino.
“Un ringraziamento speciale va all'allora procuratore generale Roberto Scarpinato senza il quale il processo non si sarebbe fatto.”
– ha tenuto a sottolineare l'avvocato Fabio Repici.
Calogero Monastra, avvocato di parte civile, afferma che
“Siamo soddisfatti. Riteniamo sia una sentenza dall'importanza notevole e determinante perché delinea la figura dell'agente Agostino e conferma la matrice mafiosa della sua uccisione riabilitando quello che era il contesto con il quale originariamente si erano svolte le indagini, quindi allontanando la matrice passionale.”
il boss Gaetano Scotto
Adesso, per avere un quadro più completo, dopo la condanna di Madonia, che aveva chiesto il rito abbreviato, si aspetta il processo contro Gaetano Scotto, boss dell'Arenella, e di Francesco Paolo Rizzuto.
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2023-10-08 19:13:10
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