«La libertà di pensiero è più forte della tracotanza del potere.»
Giordano Bruno
«Noi in Israele, almeno la popolazione, non siamo interessati ai discorsi razionali. Per noi c'è uno scopo: distruggere Gaza, distruggere questo male assoluto..».
Vendetta e legge del taglione. Queste parole sono state urlate in una trasmissione televisiva, Stasera Italia (Mediaset), andata in onda lo scorso 25 ottobre, dall'ex ambasciatore di Israele in Italia, Dror Eydar.
Farneticazioni pazzoidi da parte di un soggetto che avrebbe dovuto – attraverso la diplomazia – ragionare intorno ad un problema che va avanti da 80 anni. E' questo il modo di trovare la Pace?
Ma poi, scusate, un discorso non consapevole delle premesse a cosa serve? Ad accelerare la soluzione finale? Siamo consapevoli e usiamo questa parola non a caso. La "soluzione finale" nazista nei confronti degli ebrei (che rispettiamo per la loro storia fatta di persecuzioni, con milioni di morti) sembra essere stata ribaltata nei confronti del popolo palestinese. Ma in passato, in questi 80 anni, cosa è accaduto?
Quale condizione vivono i palestinesi?
Quali diritti possono vantare questi cittadini?
Due Popoli, due Stati. Lo ha detto anche la premierina italiana. Una soluzione avanzata da tanti anni. Non c'è stata ( e non esiste ancora) la volontà politica di risolvere la questione palestinese. Le responsabilità sono dell'Occidente (che si arroga il diritto di occuparsi di democrazia e della sua esportazione). Sentire questi proclami ci riporta proprio agli anni del nazismo e dei suoi schifosi seguaci (compresi i fascisti italiani, autori di rappresaglie e di altre nefandezze).
Caro ex ambasciatore, che differenza c'è tra lei – ascoltando la sua rabbia – e un ufficiale nazista?
«Se vogliono salvare possono fuggire a Sud della Striscia di Gaza e lasciare la terra per combattere questi terroristi. Non c'è la possibilità di vivere vicino questi nazisti… distruggere quelli che vivono per distruggerci… questa è la seconda guerra di indipendenza di Israele… »
Ma il piano è proprio quello di prendersi tutto? Non bastano le atrocità commesse in questi anni? Dalle parole dell'ex ambasciatore si evidenzia odio e vendetta. Gli unici elementi di cui avremmo fatto a meno in questo periodo. E' arrivato il momento di giungere ad una "soluzione" condivisa e pacifica. La storia – anche se scritta dai vincitori – non è servita a nulla. Si continuano a commettere gli stessi errori, solo che i cattivi indossano sempre una divisa diversa.
«Noi dobbiamo essere concentrati con la nostra vita. Se la popolazione di Gaza che incoraggia queste atrocità, se vogliono essere salvati devono andare al Sud. Non c'è la possibilità di rimanere, di lasciare questi terroristi alla vita…»
Complimenti ex ambasciatore di Israele, lei è un esempio (negativo) per il mondo intero. E comunque con la sua facciaccia da fanatico esaltato eviti di andare in televisione. L'effetto è tremendo e anche controproducente.
"Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo".
Primo Levi, L'asimmetria e la vita.
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2023-10-28 12:19:01
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