PRESIDENTE
Chi interviene? Sennò andiamo in dichiarazione di voto.
Prego Consigliere Suriani.
SURIANI:
Lo chiedo perché sono state fatte delle domande dal collega Giangiacomo, sono state fatte delle domande dal collega Prospero, sono domande che cadono nel vuoto, sono domande che meritano una risposta.
Allora ci dovrebbero stare i Dirigenti qua anche, quelli che hanno svolto la procedura concorsuale.
Ma in assenza dei Dirigenti, alcune assenze le capiamo, già penso che il Segretario ed il Sindaco qualche risposta dovrebbero darla, poi si potrebbe procedere nel dibattito in un mondo giusto.
Io ho ceduto volentieri l’introduzione di questo discorso a Guido, perché?
Perché con Guido, con Maria, con Dina, con Giuseppe, Antonio siamo sempre su questa vicenda andati d’accordo, ci siamo detti “noi facciamo politica, non facciamo Torquemada, non facciamo l’inquisizione”, quindi dobbiamo esplorare tutte le vie politiche, la Commissione di Vigilanza che non ci ha diminuito i dubbi, ce li ha aumentati.
Il Consiglio Comunale in cui noi non faremo nomi e cognomi che avreste già dovuto fare voi, ma chiederemo un provvedimento politico e poi, il poi dipende da voi, siamo arrivati al Consiglio e non ci volevamo arrivare, non ci volevamo arrivare per un motivo semplice, perché a noi non piace mettere sulla pubblica piazza l’incompatibilità, i fratelli, i cugini.
Ci siamo arrivati perché in questo Comune, e vedremo se oggi ne abbiamo la riprova, non funzionano più le autorità di garanzia.
Non funziona, ad esempio, il responsabile anticorruzione e trasparenza, perché? Perché se funzionasse questa vicenda concorsuale sarebbe già stata archiviata con un bell’annullamento in autotutela.
Chi ha violato il codice di comportamento, perché sicuramente ci sono delle violazioni del codice di comportamento, sarebbe già stato deferito alla Conferenza dei Dirigenti.
Invece si è scelta la via del fatto compiuto, la strada che porta a non mordere la mano del collega, del Dirigente, la strada dell’oblio, tanto la via del fatto compiuto che mentre si faceva la Commissione di Vigilanza è stata pubblicata la graduatoria… “voi parlate, scemi”.
In definitiva la via del disonore e parafrasando Churchill, questa Amministrazione poteva optare tra il disonore e la guerra, ha scelto la via del disonore e probabilmente otterrà lo stesso la guerra.
Ma prima di aggiungere qualche elemento fattuale e cercando di stare nei tempi, a quanto già detto dai miei colleghi, lasciate che vi racconti una storia, la storia di Ugo.
Tranquillo Segretario, non stiamo violando la privacy di nessuno.
Ugo è un nome di fantasia che abbiamo scelto perché non c’è nessun Ugo tra i vincitori.
Quindi scorrendo la graduatoria fatta di vari nomi di battesimo e di molti cognomi noti, abbiamo scelto di raccontare a quest’aula e alla città la storia di Ugo, personaggio di fantasia.
Un ragazzo pugliese di 21 anni, diplomato da pochi anni con il massimo dei voti, un ragazzo sveglio ed intelligente che per sbarcare il lunario fa il cameriere, ma che come molti giovani sognano di entrare nella Pubblica Amministrazione.
Ugo lavora e studia, la notte, la domenica, i giorni di festa perché si prepara per i concorsi.
Nel suo girovagare su internet, a febbraio del 2022 si imbatte nel concorso del Comune di Vasto e decide di parteciparci.
Consegue la qualifica di messo notificatore senza la quale non si poteva fare questo concorso, va nella cartolibreria del suo paese, prende un manuale per studiare e studia, studia di giorno e studia di sera, lavora come cameriere in un pub, la notte studia Diritto Amministrativo, Diritto Pubblico, Diritto degli Enti Locali, Diritto Costituzionale.
A dicembre 2022 Ugo viene convocato per la prova scritta, prende due giorni di ferie, salta su un treno e arriva a Vasto, affitta a sue spese un bed and breakfast, si prende un pezzo di pizza al taglio e poi torna in camera la sera a ripassare.
Il giorno dopo va a fare il concorso, poi ritorna col treno a casa e il giorno dopo ancora torna a lavorare nel pub.
Qualche mese dopo, non gli piace al Sindaco la storia di Ugo… (Intervento f.m.) ti mando tutto Ugo, va bene… (Intervento f.m.) va bene.
Qualche mese dopo, attraverso uno strano sistema di codici e numeri che Toma e qualche altro, forse pure il Sindaco, hanno studiato per il nostro concorso Ugo scopre che è stato promosso e l’ha passato.
A primavera di quell’anno, siamo a marzo di quest’anno, lo convocano per la prova orale.
Riprende il treno, riprende lo stesso B&B, riprende lo stesso pezzo di pizza al taglio e viene a Vasto a fare l’orale e passa anche quello.
Torna in Puglia e attende la pubblicazione della graduatoria.
Escono un’altra volta una serie di codici e di numeri strani, non pensa di averlo passato invece scopre che sì l’ha passato.
Ha realizzato un buon punteggio, discreto, medio in tutte e due le prove e attende.
Cerca il suo codice in mezzo a 56 codici e scopre che è ultimo, 56esimo.
Pensava Ugo che col suo punteggio poteva arrivare un po’ più in alto, ma tuttavia non ha tempo per rifletterci, è iniziata l’estate, bisogna lavorare, ci sono gli straordinari da fare, si lavora molto.
Nei giorni di chiusura si studia per qualche altro concorso e Ugo dimentica il Comune di Vasto.
Tutto sommato è fiero di sé, ha studiato, è arrivato 55esimo nonostante una prova scritta particolarmente difficile, nonostante la fatica che aveva di studiare la sera e studiare la notte, è felice e si dimentica del Comune di Vasto.
Certo, è pugliese, lavora in un pub non ha il tempo, come molti Assessori di questo Comune, di stare su Facebook.
Non conosce i siti di informazione vastese, pensa a lavorare e di Vasto se ne dimentica.
È 55mo, ha fatto il concorso con le sue forze ed è felice.
Ma succede l’imprevisto, quello che il Sindaco non scoprirà poi magari si… (parola non chiara) un giorno d’estate dal pub dove lavora si presenta un gruppo di ragazzi di Vasto, parlano, scoprono che lui ha fatto il concorso e tutti i ragazzi dicono “ma poi hai saputo che è successo di questo concorso?” lui ha da servire ai tavoli quindi non gli può dare retta.
2023-11-16 08:41:45
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