Si arriva alla parte conclusiva dell'incontro. A questo punto il giudice Morvillo fa una disamina di ciò che ha vissuto in prima persona e tutti gli omicidi che sono stati fatti ai vertici di tutte le istituzioni siciliane.
“È impensabile che sia stato solo Totò Riina a commettere questi delitti. Sicuramente c'è stata una parte di Stato, rappresentata da qualche suo uomo, che è coinvolta in questi omicidi. […] Noi siamo stati governati per 30 anni da qualcuno il cui braccio destro era venduto alla mafia.
Dobbiamo allargarci sempre di più, dobbiamo essere tutti dalla stessa parte perché lo dobbiamo a chi ha dato la vita per noi. Se vogliamo realmente onorare il loro sacrificio, non lo dobbiamo per noi, ma per onorare chi ha dato la vita per tutti noi perché questa gente lo sapeva e li ha corsi nonostante questa consapevolezza.
Il mio è un grande apprezzamento per l'intervento del professore Visconti e di tutti voi, perché è positivo che ciascuno di voi senta la necessità di intervenire in questo dibattito. Però dobbiamo essere tutti convinti che stiamo dalla stessa parte, non dobbiamo dare vantaggio a nessuno perché non ne hanno bisogno, e dobbiamo parlarne anche con altri. Il nostro fronte deve allargarsi sempre di più perché non siamo tanti, e quelli che la pensano come noi dobbiamo convincerli a venire fuori perché la gente ha timore.”
– commenta così.
foto di Igor Petyx
Per finire interviene Nino Morana, nipote di Antonino Agostino poliziotto ucciso dalla mafia nel 1989.
“Prendo oggi la parole per legittimare la mia firma alla lettera rivolta al professore Visconti, qui presente in seguito alle sue dichiarazioni. Se quanto è stato detto gli ultimi 30 anni hanno dimostrato che la mafia si può vincere, personalmente 34 atroci anni passati dalla mia famiglia alla ricerca di verità e giustizia dimostrano esattamente il contrario.”
In conclusione cosa si può dedurre?
Sicuramente serve avere una lotta unitaria al fenomeno mafioso, come diceva il dottore Morvillo per non dare vantaggio a nessuno, ma allo stesso tempo non si può continuare con il racconto amorevole e fantasioso che tutto lo Stato è incorruttibile. Allora gli esempi di Dell'Utri, Berlusconi, Cuffaro, D'Alì e i tantissimi altri, tra rappresentati politici forze dell'ordine e i vari ruoli statali, che giorno dopo giorno escono coinvolti in fatti e processi di mafia?
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2023-11-16 11:37:33
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