Le vere sorprese dei campionati europei vanno cercate in cima alle classifiche.
Quest’anno chi vuole attirare l’attenzione deve correre più di tutti e dare fastidio alle nobili del gioco. In Ligue 1 al secondo posto, dietro al Paris Saint Germain, c’è il Nizza di Farioli, ancora imbattuto.
In Bundesliga prosegue spedita la marcia del Bayer Leverkusen, primo in classifica. Nella Liga è primo il Girona. La squadra spagnola ama alzare e abbassare il ritmo alternando le fasi di pressing, tentare giocate difficili, dribbling, tutti quegli elementi che contribuiscono a rendere spettacolare il calcio.
Il punto è che il Girona prima di essere la squadra che sta sfidando il dominio di Real Madrid e Barcellona, è una squadra del City Football Group: un fondo che gestisce 13 club sparsi per il pianeta. Il Girona è il secondo club del fondo per importanza, dopo il Manchester City. La squadra catalana ha il compito di accogliere i migliori giocatori del gruppo dopo quelli della squadra inglese, cioè quelli che hanno bisogno di un’ultima verifica prima di poter lavorare con Pep Guardiola, oppure quelli che devono essere venduti sul mercato attraverso plusvalenze notevoli.
immagine presa da transfemarkt
Il legame tra le due società, nasce un paio di anni fa quando nel 2017 Pere Guardiola (fratello di Pep) aveva fondato il Girona Football Club. Ma in realtà Pere Guardiola aveva iniziato a lavorare con il club spagnolo già nel 2015, da consulente esterno, proprio con l’appoggio del City Football Group. Era stato lui a programmare gli arrivi di Nwakali, Sobrino e Lejeune, e poi di Pablo Maffeo, tutti in prestito dal Manchester City.
Non è un caso, che la squadra spagnola non smetta di crescere da sei anni a questa parte. Dopo le due stagioni d’esordio in Liga, la retrocessione del 2019 e il ritorno in Liga nel 2022/23, il Girona è stato molto vicino alla lotta per le coppe europee, ma ha rovinato tutto nelle ultime giornate di campionato.
Attualmente è al primo posto dopo un terzo di stagione, e la qualificazione per una delle coppe europee sembra ampiamente alla portata. Ma i risultati non sono solo sportivi.
Il Girona è cresciuto in tutti i settori:
in questa stagione ha battuto il record di abbonamenti, il fatturato di magliette e merchandising è cresciuto del 2.400% rispetto al 2015 passando da 40mila euro a più di un milione di euro. E, cosa ancora più importante, rispetto al passato il coinvolgimento dei tifosi più giovani è molto più vivo e sentito: per la prima volta nella storia, la tifoseria locale sembra più orientata a sostenere il Girona rispetto alle grandi superpotenze nazionali come Barcellona e Real Madrid.
Lo scorso aprile Taty Castellanos ha segnato quattro gol contro il Real Madrid in una partita di Liga. Quella singola prestazione ha attirato l’attenzione di tutto il mondo sull’attaccante argentino, che ha potuto apprezzare un po’ di più la sua stagione da 14 gol in 37 partite. In estate Castellanos è stato venduto alla Lazio per più di 15 milioni di euro.
È esattamente il tipo di affare che il Girona permette al City Football Group, più di tutti gli altri club satelliti. Oltre alle opportunità commerciali e al margine di crescita che si intravede nelle possibilità del club, l’investimento del City Football Group nella cittadina catalana è legato alla possibilità di testare i giocatori nella massima serie spagnola.
Una delle prime stime di mercato che è stata fatta prima di certificare l’acquisizione delle quote societarie diceva che il Girona avrebbe portato una crescita anno su anno del 20% nel mercato dei trasferimenti del gruppo di Abu Dhabi e che anche semplicemente spostare i giocatori per due anni in Liga (da campionati minori) avrebbe portato un aumento del loro valore. In più, la Liga carente di questa nuova decade permette a una squadra che ha sei, sette giocatori brillanti e un gioco offensivo di farsi notare in poco tempo.
Nel 2019 il City Football Group aveva portato a Manchester il terzino sinistro spagnolo Angeliño. Il suo cartellino era stato acquistato già nel 2013, poi girato in prestito al New York City e successivamente anche a Maiorca e al NAC Breda, poi venduto al Psv Eindhoven e infine riacquistato dal Manchester City per 12 milioni di euro. Quel trasferimento è durato pochissimo: a gennaio 2020 è andato a Lipsia, diventando un giocatore importante sulla fascia sinistra per un paio d’anni. Se il Girona in quegli anni avesse avuto già lo status attuale, probabilmente Angeliño sarebbe rimasto “in casa”.
Oggi Couto è uno di quei giocatori del Girona con maggiori probabilità di approdare al City, forse al pari di Sávio. Se non dovesse farcela, potrebbe essere venduto:
così il suo passaggio nel fondo genererebbe un profitto economico.
Lo status attuale del Girona, principale satellite del Manchester City, potrebbe avere in futuro una potenziale concorrente. Recentemente il gruppo del City Football Group si è ampliato, accogliendo il Palermo tra i satelliti. L’obiettivo è la Serie A, per arricchire sempre più il brand che ruota attorno al fondo.
Magari tra qualche anno ci si divertirà anche nel capoluogo siciliano, come si stanno divertendo oggi a Girona.
immagine di copertina presa da OA SPORT
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2023-11-28 12:33:09
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