Sosteneva Kant che l'Illuminismo è l'uscita dell'umanità dall'infanzia nella quale essa stessa si è ridotta per pigrizia, stupidità, abitudine a fare sempre quello che viene insegnato di fare.
L'Illuminismo comporta l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità, che lo rende incapace di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. L'Illuminismo è pensare con la propria testa.
Dice Kant: "La pigrizia e la viltà sono le cause per cui tanta parte degli uomini rimangono volentieri minorenni per tutta la vita, e pertanto riesce tanto facile agli altri ergersi a loro tutori."
E continua: "Se ho un libro che pensa per me, un direttore spirituale che ha la coscienza per me, io non ho più bisogno di darmi pensiero da me: altri si assumeranno per me questa noiosa occupazione."
Ma non basta pensare con la propria testa, bisogna anche riuscire ad entrare nella testa degli altri.
I compiti dell'Illuminismo sono due: diventare capaci di pensare con la propria testa, senza permettere che siano gli altri a decidere per noi; ed essere capaci, contemporaneamente, di capire gli altri, non essere dogmatici, riuscire a mettersi nei panni altrui.
Sono passati oltre due secoli, ma l'insegnamento di Kant tarda ad essere recepito. Se lo fosse, tanto per fare un esempio, il nostro Paese, il popolo italiano e la politica italiana sarebbero molto diversi.
Pertanto, direbbe Kant, assumiamo un imperativo categorico: diffondere il pensiero illuminista in ogni dove.
E se cominciassimo dalla scuola?
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2023-12-21 18:24:45
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