Noi ci sentiamo un po' distanti dalle guerre che ci circondano. Noi apparteniamo ad un Occidente che dovrebbe essere indenne dai massacri. Poco interessa un popolo ucraino sacrificato sull'altare di una guerra per procura per la necessità di mantenere o ristabilire equilibri internazionali. Poco interessa il genocidio di Gaza che non può definirsi guerra vista la sproporzione delle forze in gioco ed il massacro di 26.000 palestinesi. Un po' più ci interessano le azioni dello Yemen che potrebbero dare fastidi alle nostre merci.
La comunicazione ha esaltato e centrato questi conflitti in particolari momenti storici per poi farli entrare in un oblio da routine buttandoci avanti tante notizie vacue come distrazione di massa.
La guerra ed i massacri, con tutte le violenze connesse,ci sono e ci circondano sempre di più. Ucraina, Palestina, Yemen, Siria, Libia, Nord Africa, ecc.
Focolai di tensioni diffuse in tutto il mondo senza più un luogo di decantazione vera delle stesse e possibilità di ritrovare nuovi equilibri. La prima Guerra mondiale scoppiò dopo la bella époque, quando nessuno credeva che potessero determinarsi quei massacri che ci furono allora. Anche ora la gente volta lo sguardo dall'altra parte e non prende coscienza di un pericolo sempre più concreto di una deflagrazione in cui saremo tutti coinvolti.
Chi ha capacità di rompere il muro di gomma comunicativo lo faccia. Ci si deve organizzare per far comprendere che qualcuno sta giocando col fuoco e bisogna che la gente venga sensibilizzata perché il pericolo è grande e nessuno vorrà vedere se stesso ed i propri figli massacrati dalla stupidità umana.
Lasciare ai fascismi sempre più spazi per aumentare odio, idea di supremazia e potenza, voglia di distruzione, ci sta portando tutti verso un baratro.
Non essere toccati oggi non significa che tra breve non saremo coinvolti. Evitiamo le distrazioni di massa e concentriamoci su questo problema che può coinvolgerli tutti.
L.P.
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2024-01-24 15:19:08
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