Siamo totalmente immersi, direi soffocati, nella dimensione dell'apparenza e del consumismo che imprigionano il nostro spirito. Il nostro "io" più profondo non ritrova una vera identità in quanto appesantito da molteplici sovrastrutture che impediscono la vera libertà interiore.
Occorre cominciare un percorso di liberazione dalla logica dell'avere e del possesso quale fine primario della vita.
La mentalità legata all'avere e al possesso si manifesta con affermazioni come: "io sono ciò che ho", "valgo per quello che possiedo". La vita di molti, di troppi, è una perenne corsa al denaro, al successo, alla carriera, al sesso, al potere, all'autoaffermazione sugli altri.
Si sviluppa un "io" ipertrofico nel quale dominano l'egoismo, l'egocentrismo, il culto di sé.
Quest'ultimo, altrimenti denominato narcisismo, rappresenta una vera deriva, una patologia psichiatrica.
Il narcisista mai ama veramente il prossimo, semmai tende a farne strumento per la propria affermazione. Molti di coloro che detengono il potere sono fatti così, e sono espressione speculare di un popolo nel quale in tanti sono come loro.
A questo punto esiste una sola possibile salvezza: la formazione delle nuove generazioni a una nuova dimensione di vita.
Impegno difficile e gravoso, ma necessario e affascinante.
Impegno che dà un senso alla vita.
uploads/images/image_750x422_65c9159e568a9.jpg
2024-02-12 12:29:48
32