Oggi Annalisa Durante, vittima innocente di camorra, uccisa a pochi passi da casa sua il 27 marzo del 2004 durante una sparatoria tra clan rivali, avrebbe compiuto 34 anni.
E proprio oggi a Forcella, il rione nel cuore di Napoli che l'ha vista crescere e poi morire, si apre il Premio Nazionale che porta il suo nome, giunto quest’anno alla quinta edizione, intitolata “Il faro di Annalisa”.
Per l’occasione gli studenti dell’ISISS Amaldi-Nevio di Santa Maria Capua Vetere, supportati da attori professionisti, metteranno in scena presso la Biblioteca Annalisa Durante l’opera teatrale “La Tredicesima fatica”, dedicata alla storia di suo padre Giannino, che in questi anni si è dedicato a promuovere la cultura della legalità nel rione.
Annalisa Durante era una ragazza di 14 anni, graziosa, con i suoi occhi azzurri e il sorriso sempre stampato sulle labbra, che amava stare in compagnia dei suoi coetanei, allegra, vivace ma comunque consapevole del degrado del suo quartiere e delle problematiche che lo affliggevano.
Infatti come ricorda la sua insegnante di matematica e scienze Annalisa scrisse una lettera molto bella nella quale descriveva i problemi del suo quartiere riportando spesso la frase: “un giorno vorrò vivere in un'altra città”. Nel suo diario scriveva "le strade mi fanno paura. Sono piene di scippi e rapine. Quartieri come i nostri sono a rischio…ci sono i ragazzi che si buttano via e si drogano senza motivo… mi fanno pena quei tossicodipendenti che barcollano tutti i giorni sotto le nostre case" o anche semplicemente "vorrei fuggire, a Napoli ho paura".
Era il 27 marzo 2004, un sabato sera, le vie di Forcella, uno dei quartieri più malfamati di Napoli, erano vuote e silenziose. La partita del Napoli faceva da sottofondo ai soliti rumori di strada. Sembrava un clima da coprifuoco con un silenzio irreale e sinistro. In un istante si scatenò il Far West in via Vicaria Vecchia. Mentre stava chiacchierando con un'amica, due ragazzini su uno scooter spararono dei colpi diretti al boss Salvatore Giuliano detto 'o russo (il rosso, per via del colore dei suoi capelli), che era entrato nel mirino di una banda rivale. Purtroppo la ragazza si trovò sulla traiettoria dei colpi sparati e un proiettile le trafisse l’occhio e le devastò il cervello.
Dopo tre giorni di coma irreversibile, con una macchina che le pompava ossigeno nei polmoni, morì.
La famiglia con un grande gesto d’amore e di speranza autorizzò l’espianto degli organi grazie al quale sette persone vivono. Annalisa non si trovava nel posto sbagliato, ma in quello giusto, dove una ragazza della sua età doveva stare: per strada insieme agli amici a vivere la vita… Il 31 marzo 2006 il ventunenne Salvatore Giuliano venne condannato dalla quarta sezione della Corte d'assise del tribunale di Napoli a 24 anni di reclusione.
Nonostante la pena sia stata ridotta in appello a 18 anni, con la sentenza del 16 aprile 2008 la Cassazione ha definitivamente condannato Salvatore Giuliano a 20 anni di reclusione.
Qualche mese prima di essere uccisa era morto un altro giovane, Claudio Taglialatela, ucciso non molto distante da Forcella nel corso di una rapina. In quell’occasione Annalisa esternò tutta la sua rabbia scrivendo sul suo diario: “Oggi abbiamo visto i funerali di Claudio in televisione. Abbiamo pianto tanto. Mia madre è sconvolta, dice che è la cosa più orribile perdere un figlio. A me mi è venuto il freddo addosso. Che tragedia. Perché si deve morire così? Non è giusto”. Rileggendo queste parole, si prova la stessa rabbia con la speranza che nessun proiettile vagante possa più far cadere un angelo bello e sincero come Annalisa.
La “Biblioteca a porte aperte Annalisa Durante” è alimentata esclusivamente da libri ricevuti in dono, i cui titoli sono consultabili attraverso il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), Rete delle Biblioteche italiane promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con la cooperazione delle Regioni e dell'Università coordinata dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche.
L’associazione Annalisa Durante, sorta a un anno dal tragico evento, ha realizzato iniziative concrete per promuovere la cultura della legalità. E’ stato realizzato un dvd, dal titolo “Seminiamo legalità”, realizzato con il Patrocinio della Commissione parlamentare antimafia, veicolato nelle scuole napoletane, avente come obiettivo l’educazione dei ragazzi partenopei alla conoscenza della Costituzione italiana e al rispetto delle regole e del vivere civile. E’ stata realizzata anche una ludoteca, intitolata ad Annalisa Durante, per la realizzazione di nuovi percorsi educativi alla legalità attraverso il gioco, in favore di piccoli di Forcella. Lo Stato ha onorato il sacrificio della vittima, con il riconoscimento concesso a favore dei suoi familiari, costituitisi parte civile nel processo, dal Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso di cui alla legge n. 512/99. La notizia della morte di Annalisa Durante suscitò grande impressione a Napoli ed in tutta Italia, e la sua storia venne narrata tra gli altri da Roberto Saviano in “Gomorra” e nel libro di don Luigi Merola “Il cancro sociale: la camorra”.
interno.gov.it
L’Associazione Annalisa Durante è un’associazione senza scopo di lucro, costituitasi nel 2005 in risposta alla morte innocente della quattordicenne Annalisa Durante, avvenuta a Forcella il 27 marzo 2004 durante uno scontro armato tra esponenti di clan rivali.
L’evento scosse le coscienze di una larga parte della società civile, che non volle arrendersi alla violenza e alla sopraffazione. Su iniziativa di cittadini ed enti impegnati per la legalità nacque così l’Associazione Durante, al fine di mantenere viva la memoria di Annalisa e di promuovere, in suo nome, iniziative culturali e sociali per un riscatto morale e civile che da Forcella potesse propagarsi all’intera città di Napoli, ed oltre!
La giovane età di Annalisa invita, in particolare, a parlare al mondo dei più piccoli, proponendo loro modelli di educazione sociale e di cittadinanza attiva, che passano attraverso il gioco, la lettura e gli interessi che caratterizzavano la vita stessa di Annalisa Durante.
La “Biblioteca a porte aperte” attivata nello Spazio Comunale di piazza Forcella, lo “Spazio Bambini” riaperto dopo la prima esperienza della Ludoteca Annalisa Durante ed il progetto“ZONA NTL”, destinato ad attivare a Forcella un circuito virtuoso, culturale ed economico su “Napoli”, “Turismo” e “Legalità”, rappresentano i principali ambiti di intervento in cui opera l’Associazione.
Inoltre, la Biblioteca Annalisa Durante è parte attiva del Patto locale per la lettura denominato “Reading Forcella”, partecipato da oltre 40 enti tra istituzioni, scuole, biblioteche, musei, editori, librerie, fondazioni, associazioni e pediatri operanti nel centro storico di Napoli, nonché membro fondatore della “Rete Forcella”, Patto di Comunità costituito tra enti ed associazioni del territorio per coinvolgere le famiglie in percorsi educativi e di cittadinanza attiva, finalizzati alla costruzione di una comunità educante e responsabile.
Le attività dell’Associazione si fondano esclusivamente sul volontariato e sui contributi di sostenitori. Se avessimo ulteriori aiuti potremmo fare di più.
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2024-02-19 12:00:03
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