Dopo il servizio della Gabanelli, e forse anche prima, si ripropone il tema di riaggregare il Molise all'Abruzzo.
È vero che questa regione è stata gestita in maniera pessima con un clientelismo invasivo in ogni campo, un costo amministrativo esorbitante ed una tendenza allo spopolamento legata alla mancanza di lavoro e prospettive. È vero che ogni amministratore pubblico può governare in media un pacchetto di 87 voti. È vero che gli interessi familiari si intrecciano con il clientelismo in una miscela distruttiva.
Tutto vero. Ma cambiare l'assetto amministrativo potrà davvero giovare al territorio? Davvero qualcuno pensa che amministratori abruzzesi risolveranno i problemi di questo territorio?
Ritengo che sia un falso problema. Che il Molise resti autonomo o aggregato agli Abruzzi è del tutto marginale perché non saranno altri che potranno risolvere i problemi del Molise perché diluiti in un grande calderone.
Il vero problema é il superamento del clientelismo e della gestione clientelare. Se la popolazione non acquista una coscienza e maturità diversa su questo tema, sceglierà sempre rappresentanti con le stesse caratteristiche anche se il tutto sarà diluito in un brodo più grande.
Tutto questo per dire che il problema di aggregare o meno il Molise all'Abruzzo è un falso problema per non affrontare quello davvero importante di svincolare il voto dal clientelismo.
Si usa un mezzo di distrazione di massa perché non si vuole, o non si riesce ad affrontare il tema del clientelismo che sta distruggendo il territorio.
Distrazione di massa su cui spostare l'attenzione che non attesterà il declino.
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2024-03-12 12:11:57
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