Su un graffito della Sorbona nel 1968, durante la collera internazionale della gioventù, era scritto: "La selva precede l'uomo. Il deserto lo segue".
La Pace mondiale è in pericolo, e occorre un impegno corale per mantenerla.
La Pace è il risultato di un impegno duro e lungo, volto a stabilire un nuovo ordine mondiale fondato sulla giustizia sociale, la solidarietà, la liberazione da ogni catena, materiale e spirituale, che imprigiona gli esseri umani.
La Pace è l'approdo di un percorso che deve modificare, innanzitutto, i meccanismi di una economia perversa, fondata sul profitto e sul guadagno senza freni.
L'enciclica "Populorum Progressio" condanna senza possibilità di appello ogni forma politica che sostiene "l'imperialismo internazionale del denaro", fonte di corruzione individuale e collettiva e che inquina anche le Istituzioni degli Stati.
È compito primario delle giovani generazioni credere nella fecondità della Pace, e che la giustizia ne è condizione ineludibile.
La Pace va cercata, sofferta, voluta, difesa.
Solo una Pace che va fino alle radici dell'essere risulta rivoluzionaria, capace di cambiare il mondo.
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2024-03-21 07:02:40
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