Corriamo di continuo, con poca attenzione alla nostra interiorità e a quella degli altri. Sovente indifferenti alla sofferenza umana, tranne che non sia la nostra.
Rileggendo Rainer Maria Rilke ho trovato una poesia che ci avvicina alla fragile essenza del nostro "io", e al contempo consente di trovare il senso di responsabilità e la speranza nel dialogo con i nostri simili, nel rispetto della comune dignità.
Ha per titolo "L'interno delle rose".
Dov'è, per questo Interno,
un Fuori? Su quale piaga simili
lini si stendono?
Quali cieli si specchiano
nel chiuso lago
di queste aperte rose,
di queste rose spensierate, vedi:
come lievi nell'aria lieve
sono sospese, quasi mai potesse
una mano che tremi sfogliarle.
Trattenersi non sanno;
molte si lasciarono colmare
fino all'orlo e traboccano
dal loro interno spazio
nei giorni che colmi,
sempre più colmi si chiudono
finché l'intera estate una stanza
diviene, una stanza in un sogno."
Parole difficili e arcane, segrete; ma se riusciamo a "sentirle" dentro di noi la loro oscurità diventa luminosa.
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2024-05-02 11:32:54
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