Noi abbiamo il dovere di farlo. E lo facciamo. Anche se a volte, troppe volte, sembra quasi inutile. Ma il nostro dovere, appunto, è uno soltanto: informare. Senza filtri. E senza sorrisi.
Proprio l’altra sera qualcuno ci disse: “ma ce l’hanno con il mondo? Bisogna anche ridere”. In questo momento, in questo Paese, non c’è nulla da ridere. Gli ebeti ridono, a prescindere. E noi non dobbiamo nemmeno sembrare simpatici.
Da quattro anni portiamo avanti, non senza problemi, questa testata online. Ci pregiamo di essere indipendenti. E per esserlo bisogna pagare un prezzo. E lo stiamo pagando, non ricevendo nulla in cambio. Nemmeno uno stipendio. Siamo dei fessi? Amiamo questo lavoro e la passione ci porta a comportarci in questo modo. Solo così possiamo esprimere liberamente e apertamente il nostro punto di vista. Ci possiamo occupare dei temi di cui vogliamo occuparci. Nessuno ci può mettere il bavaglio e non siamo favorevoli, come molti colleghi (impiegati), a mettercelo da soli.
E quindi possiamo – e dobbiamo – anche criticare il potere.
Esattamente tra un mese ci saranno le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Un appuntamento fondamentale per la nostra Democrazia, soprattutto di questi tempi. Come prima cosa bisogna andare a votare. Non serve a niente restare a casa come degli ebeti. “Il peggiore analfabeta – scriveva Brecht – è l’analfabeta politico”. La politica serve a risolvere i problemi della comunità. Amate la politica. Siamo tutti impegnati politicamente, nel quotidiano. Senza rendercene conto.
Ma non basta. E’ anche necessario scegliere, selezionare. Aggiornarsi per non farsi fottere. Poi c’è anche chi non ha bisogno di farlo perchè ama questa pratica.
Essere cittadini europei significa anche scegliere i migliori. E questa azione si può espletare all’interno della cabina elettorale. Prendete quella matita ed evitate di votare quei farabutti che si candidano in continuazione solo per tutelare i cazzi loro.
Evitate di votare guerrafondai, politici parolai, mafiosi, condannati, imputati, generali. La melma deve essere lasciata al proprio posto. Non “portiamo” in Europa i peggiori. Negli ultimi anni nelle istituzioni, soprattutto della nostra malandata “Nazione”, sono stati eletti coloro che nella vita dovrebbero stare lontani dal potere. Gente pericolosa e inutile.
Ora, in Europa, proviamo uno scatto di orgoglio. Ventitrè soggetti sono già stati indicati ufficialmente. Ma, come è possibile immaginare, il numero è molto esiguo. Bisogna fare pulizia. E come dice qualcuno: non fatevi fottere, in continuazione.
Fuori i disonesti dalle nostre Istituzioni.
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