A Somma Vesuviana continua il contrasto all'abusivismo da parte dei Carabinieri Forestali. E il sindaco Di Sarno tace. Dopo sei anni e dopo che aveva promesso pubblicamente di accertare la realizzazione di centinaia di piscine abusive realizzazate in località soggette a vincoli.
L'opera dei Carabinieri Forestali non si è arrestata e sono state portare alla luce centinaia di abusi edilizi sul territorio di Somma Vesuviana. Abusi che vedono quali soggetti destinatari delle ordinanze politici locali e familiari degli stessi.
Ma cosa succede a Somma Vesuviana?
Il fenomeno piscine abusive resta un danno per il territorio. C'è chi, addirittura, trasforma immobili civili in strutture ricettive con tanto di locazione per feste ed event. Tutto logicamente a bordo piscina.
Il Sindaco DI Sarno in carica per il secondo mandato conseguito aveva permesso pubblicamente un'azione di contrasto all'abusivismo, tanto da dichiarare – visto che con noi ha deciso di non parlare da diversio mesi – sulla testata giornalista il mediano.it:
«Prima di ogni cosa, ringrazio il signor Ciliberto per le segnalazioni e per il suo impegno a favore della legalità, ribadisco di essere aperto al confronto e all’ascolto, ma non a trattare argomenti delicati sui social.
Ho dato mandato ai nostri responsabili di settore e alle autorità competenti di effettuare le dovute verifiche sugli immobili segnalati, secondo trasparenza e legalità».
Gennaro Ciliberto, testimone di giustizia, aveva messo nero su bianco le numerose opere abusive presenti sul territorio, contando più di centotrenta piscine, oltre a manufatti e capannoni abusivi. Tutti censiti dettagliatamente in un dossier.
Un lavoro che fotografava la realtà, come – da anni – sul territorio di Somma Vesuviana gli illeciti, in materia di abusivismo edilizio, la facevano da padrone. Forse la colpa è del mancato controllo del territorio?
Oppure altro?
Sappiamo con certezza che sono stati coinvolti anche consiglieri comunali in carica,parenti di politici ed allora come chiedere il rispetto delle regole se poi chi amministra è destinatario di ordinaze di abbattimento e ripristino dei luoghi.
Cosa si nasconde dietro la realizzazione abusiva di piscine? E perché dopo le ordinanze non si procede alla verifica dello stato dei luoghi?
Un danno non solo per il territorio ma anche per le tasche dei cittadini. Migliaia di euro di multe che i trasgressori non pagano. L'azione incisiva dell'ente spesso tarda ad arrivare.
Possiamo certamente constatare che gli abbattimenti delle opere abusive restano pochi e che chi già ha realizzato le opere abusive, nonostante i sigilli e l'acquisizione del bene a patrimonio comunale, continua a realizzare abusi.
Il Sindaco DI Sarno deve dichiarare quale azione, dopo anni di amministrazione, vuole mettere in campo nel prevenire abusi edilizi ma anche nel verificare quanto già a sua conoscenza.
C.G.
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2024-07-17 18:21:09
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