E così finalmente, dopo un anno da quando l’ex Procuratore Carmelo Zuccaro è stato nominato Procuratore Generale sempre a Catania, è stata occupata quella sedia vacante in una delle Procure più grandi d’Italia. Curcio era a capo dei pubblici ministeri di Potenza ed è stato sponsorizzato pure da Giovanni Melillo, attuale Procuratore Nazionale Antimafia.
È finita così questa diatriba dove quella sedia era naturale che venisse occupata da Sebastiano Ardita, sostituto da tempo a Catania, prima che qualcuno intervenisse per non farlo nominare Procuratore. Quel qualcuno è stato riconosciuto in Ignazio La Russa, attuale Presidente del Senato, originario di Paternò. Casualmente, però, dallo stesso Paese è originaria pure Rosanna Natoli, consigliera laica al CSM eletta in quota Fratelli d’Italia e componente della commissione disciplinare.
Rosanna Natoli, però, avrebbe incontrato nel suo studio un giudice, elargendole consigli su come affrontare il procedimento disciplinare di fronte al Consiglio Superiore della Magistratura andando contro, dunque, al segreto della camera del consiglio. Quello che non sapeva, però, è che quell’incontro è stato registrato e consegnato alla commissione disciplinare la quale li ha mandato alla Procura di Roma per capire se c’è la presenza di un reato oppure no. Trascrizione dell’incontro che ha occupato, addirittura, 100 pagine e di fronte a quella registrazione ha deciso di rassegnare le dimissioni e lasciare il CSM. Tornando alla nomina a Procuratore di Catania era stata proprio lei, su imput di La Russa, a fare in modo che Ardita non arrivasse a ricoprire quella carica. Perché?
Nel frattempo che cerchiamo di capirlo, se ci riusciamo, auguriamo un buon lavoro al nuovo Procuratore Francesco Curcio.
immagine di copertina pixabay
Procura Catania
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