Oltre un anno fa lo stupro del branco di Palermo colpì l’attenzione nazionale, lo shock e lo sgomento furono enormi.
Tra ciò che più colpì l’opinione pubblica, diventando argomento di dibattito anche politico (ma alle parole, come troppe volte accade, non sono mai seguiti fatti), l’ispirazione nella brutalità più disumana trovata nel porno.
Lo abbiamo documentato e denunciato in molti articoli quanto sulle piattaforme web porno lo stupro, gli abusi, le violenze anche pedofile sono diffusissime. Quanto emerso negli anni scorsi su PornHub e altri portali, così come l’esistenza di categorie che fanno riferimento ad abusi o all’adolescenza, come abbiamo denunciato lo scorso 4 luglio
(qui l’articolo https://www.wordnews.it/meter-materiale-pedopornografico-venduto-a-30-euro-filippine-video-pedopornografici-venduti-a-15-20-dollari)
Sono conferme che sono piattaforme di stupro, di pedocriminalità, la pornografia è emblema della “cultura dello stupro”, sono solo e soltanto espressioni di stupro online.
“Contenuti sponsorizzati”, così i social di Meta definiscono le pubblicità, i post che dietro pagamento vengono valorizzati dandogli maggiore visibilità e risonanza. Facebook ed Instagram avrebbero una “policy” ben precisa, con limiti inviolabili sulla diffusione di contenuti violenti. Eppure nelle scorse settimane (non pubblichiamo lo screen per non dare risonanza e pubblicità a nostra volta) navigando su facebook siamo incappati nel “contenuto sponsorizzato” di un simulatore di stupri.
Una app disponibile su Google Play e su Apple Store dal contenuto inequivocabile. Gli utenti che l’hanno scaricata, si legge nel post pubblicitario, hanno premiato con il massimo delle “stelle” la app. «Stupro, umiliazione, dominazione, tutto in un unico posto» è la descrizione del programma corredata da un’immagine realizzata, probabilmente, con l’intelligenza artificiale che evoca i manga giapponesi.
Il più classico manga amato da stupratori, pedofili e simili ovvero una ragazza vestita da studentessa dall’apparenza di una liceale. Come documentato varie volte da Sex Industry is violence sui forum degli stupratori paganti e degli incel una delle immagini che più scatena la perversione maschile, la depravazione più disumana. Più le ragazze appaiono giovani e minorenni e più questi criminali si scatenano.