«Datemi una leva e un punto d’appoggio e solleverò il mondo». Abbiamo, finalmente, trovato la nostra “leva” e il nostro “punto di appoggio”. Dopo anni di lavoro, “spesi” per dare Voce a chi non ha Voce, abbiamo deciso di rinnovare le nostre strutture portanti. Era necessario un nuovo sito per poter diffondere il nostro impegno.
E siamo ritornati dopo uno stop forzato di 24 ore. Non era mai accaduto in passato, non avevamo mai saltato volontariamente un giorno. Era capitato solo in occasione di un triste evento: il blocco totale del nostro vecchio sito. Non siamo stati noi i responsabili di quella assurda situazione. Uno strano crollo. Proprio nel giorno in cui venne pubblicata l’intervista di un collaboratore di giustizia. Un caso? Una casualità?
Noi non crediamo al “caso” e alle “casualità”.
Presentammo pure una denuncia alla PolPost di Isernia. Dopo qualche mese il nostro avvocato ci fulminò sull’esito delle indagini: «è stata individuata una responsabile. Una signora anziana in provincia di Avellino». Cosa è accaduto dopo la pubblicazione di quell’intervista? Chi ha tentato di “rallentare” il nostro lavoro? Non è dato sapere. Resta un “Segreto”. Ma il “Servizio” fu potente. Siamo stati attaccati ma siamo ritornati. Ci siamo rialzati.
Abbiamo realizzato, sino ad oggi, quasi 10 mila articoli. In questi anni abbiamo cercato di coinvolgere tante persone per raccogliere diversi punti di vista. È giusto che il Lettore, il nostro unico Padrone, si faccia la sua opinione. Abbiamo toccato tante tematiche e tante altre ne toccheremo. Più di prima, meglio di prima.
Il nostro impegno non è mai venuto meno. Ma dopo il famoso attacco è stato rallentato. Quante telefonate abbiamo ricevuto, quanti messaggi: “il sito è lento”, “il sito si blocca”, “l’articolo non si apre”, “il pezzo non si può pubblicare sui social”. Abbiamo lavorato a testa bassa e sopportato tutto questo. Per una sola ragione: siamo noi gli editori di noi stessi. E siamo andati avanti senza pubblicità. Senza fondi, senza retribuzioni. Grazie all’impegno e alla pazienza di Francesco Zanardi (Rete l’Abuso), che ha realizzato il nuovo sito risolvendo i tanti problemi tecnici, e alla tenacia di diversi colleghi (Alessio Di Florio e Antonino Schilirò) che hanno messo anima e corpo in questa nuova avventura. Noi siamo abituati a gettare il corpo nella lotta. Abbiamo lavorato notte e giorno al nuovo sito. Senza soste e senza alcun risparmio. Ed ora siamo pronti, come lo siamo sempre stati, con un prodotto diverso, senza problemi e senza rallentamenti tecnici. Per adesso.
Abbiamo sempre messo la nostra faccia, il nostro cuore e la nostra passione. Lo continueremo a fare perché crediamo in questa necessaria professione. Molti colleghi sono passati dalle nostre parti ma hanno abbandonato la nave. Lo abbiamo compreso e lo abbiamo accettato. Molti altri sono rimasti perché credono nel nostro progetto, nella nostra missione. Serve pazienza e tenacia.
Non ci siamo mai accontentati e mai lo faremo. Tra un mese (dal 21 al 24 novembre 2024 a Cittanova in provincia di Reggio Calabria) saremo tutti impegnati nella realizzazione della Terza edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo. Come siamo stati, in passato, impegnati nella Rassegna letteraria dedicata a Pier Paolo Pasolini. Con la nostra Associazione Antimafie e Antiusura, Dioghenes APS. Facciamo tutto questo per i nostri Lettori e per gli Studenti italiani. Gli unici che ancora riescono a sentire il fresco profumo di Libertà. Al contrario di tanti saltimbanchi che stanno facendo dell’Antimafia un Circo squallido.
Da oggi (r)inizia una nuova avventura. E noi – tutta la redazione di WordNews.it – siamo allenati e pronti per nuovi traguardi.
E le sorprese non finiscono qui.