Si è celebrato ieri mattina, nella Sala Aldo Moro (ex palazzi scolastici), il congresso cittadino del Partito Democratico. Nessuna sorpresa per la segreteria: come annunciato nei giorni scorsi Simone Lembo è stato l’unico candidato ed è stato, quindi, riconfermato senza neanche la necessità del voto. Sul fronte delle dinamiche interne al circolo vastese del partito, guidato a livello nazionale da Elly Schlein, già dalla relazione introduttiva di Simone Lembo è stata celebrata come grande novità l’ingresso di Sinistra per Vasto, gli ex esponenti di Articolo Uno.
E proprio da Sinistra per Vasto viene il vicesegretario di circolo, nominato direttamente dal segretario, Francesco Del Viscio. Lembo ha indicato come presidente del circolo Lina Marchesani. L’ex Sinistra per Vasto avrà 3 delegati (Paola Cianci, Mario Enrico Testa e Francesco Del Viscio), quasi la metà, all’assemblea provinciale su un totale di 8. Gli altri saranno il segretario riconfermato Simone Lembo e il sindaco Francesco Menna, gli assessori Anna Bosco e Nicola Della Gatta (membri di diritto in quanto amministratori) e Lina Marchesani.
Ventuno i membri del nuovo direttivo del circolo: Mario Enrico Testa, Giulia Spadaccino, Rossella Fusoni, Giovanni Della Gatta, Annamaria Di Paolo, Marco Marra, Roberta Nicoletti, Alberto De Simone, Vincenzo Sputore, Anna Natarelli, Sabato Giuliano, Mattia Menna, Fabrizio Di Fonzo, Franco Di Conca, Gabriella Abbondanza, Lorenzo Antonelli, Giovanni Caligiore, Ferdinando Costanzo, Paola D’Alfonso, Nicola D’Ortona, Giuseppe Di Ninni.
Gli adempimenti congressuali stavano conducendo l’assemblea ad una conclusione all’unanimità senza particolari scossoni e discussioni, come spesso accade nelle adunanze partitiche. Quel che si componeva, anche se l’applauso alla proclamazione è apparso in linea con le condizioni meteorologiche del periodo, era il quadro di un partito granitico nel proprio percorso che da quasi vent’anni è al “governo” della città.
La mattinata è stata resa vivace dal successivo dibattito, serrato e franco da parte degli alleati della coalizione e di iscritti e assessori. Anna Suriani, assessora in entrambe le giunte Lapenna, ha posto l’accento sulla necessità che ci si esprima, in maniera netta e incontrovertibile, su temi importanti come la tutela dell’ambiente. Vari interventi hanno posto l’accento sulla necessità di rinnovamento, apertura, inclusività e sul dialogo interno, di autonomia del circolo rispetto all’amministrazione e di un nuovo slancio politico. Tra loro Bianca Campli, storica voce della sinistra vastese e compagna del compianto sindaco Luciano Lapenna, Fabio Giangiacomo e l’assessora Anna Bosco che ha definito l’attuale PD vastese «Partito inclusivo ma con scarsa condivisione sulle scelte» ed esprimendo «Amarezza e preoccupazione per il futuro».
L’intervento dell’assessora alle politiche sociali, sin dalla prima vittoria di Francesco Menna la più votata in entrambe le consultazioni amministrative e nettamente colei che ha registrato il maggior numero di preferenze in città alle elezioni regionali del giugno scorso, è stato tra i più franchi e diretti nell’affrontare le dinamiche interne del PD: «Nel tempo sono emersi segnali di disallineamento tra i vertici e la base del partito, con scelte che, spesso, appaiono calate dall’alto, senza un adeguato processo di confronto e condivisione» aggiungendo che «Anche nell’organizzazione di questo congresso non c è stata condivisione delle scelte e ciò mette a rischio il percorso e rischia di indebolire non solo il rapporto fiduciario tra gli elettori e il partito, ma anche tra gli stessi iscritti e militanti, che vengono esclusi dai processi decisionali».
«Il Partito Democratico si è sempre presentato come una forza politica inclusiva, capace di rappresentare diverse sensibilità e di accogliere al proprio interno una pluralità di idee e istanze – ha dichiarato l’assessora Bosco – Questo principio di inclusività ha storicamente rappresentato un punto di forza, permettendo al partito di raccogliere consenso e di essere percepito come una casa comune per molteplici categorie di cittadini».
L’assessore Gabriele Barisano è stato tra coloro che ha chiesto al Partito Democratico di aprire già in queste ore la discussione sulle future elezioni amministrative e sulla scelta del candidato/a sindaco/a. Dall’intervento di Barisano e di altri esponenti delle altre liste civiche è venuta forte la richiesta che il PD sia da traino per l’intera coalizione dialogando. Aprendosi agli altri componenti e che, dopo quasi vent’anni di amministrazione, non si pensi di partire già avvantaggiati rispetto ad altre coalizioni.
Tra i rappresentanti delle liste alleate nell’amministrazione della città è intervenuto anche Gino Marcello che ha chiesto «Maggiore rispetto della nostra lista civica»: «Noi siamo l’unico gruppo con due consiglieri e senza un assessore in Giunta. Non è una critica, avevamo un accordo politico stipulato e anche se c’era scritto che sarebbe stata una scelta momentanea» ha dichiarato in un passaggio del suo intervento.