Informare è un dono, un’arte sottile,
portare la luce dove il buio oscilla.
È gridare la verità, fragile ma viva,
tra mura di silenzi e l’eco che deride.
Un cittadino attende, spera, domanda,
che il mondo non gli venga taciuto.
Ogni parola scritta, ogni storia narrata,
è un ponte di speranza che non va perduto.
Chi informa è custode di un fragile fuoco,
che rischia di spegnersi in venti ostili.
Ma resiste, sfidando il potere,
perché la verità non conosce vincoli servili.
Non c’è libertà senza conoscenza,
non c’è giustizia senza voce sincera.
Il diritto di sapere è un’eterna esigenza,
un faro di speranza, una bandiera fiera.
Che ogni giornale, ogni pagina bianca,
sia campo di battaglia per chi non si piega.
Perché il popolo libero ha un’arma franca:
la verità che lo informa e lo lega.
E finché ci sarà chi osa raccontare,
il mondo potrà continuare a sperare.
Libertà d’informare, prezioso diritto,
custodisci la luce, rendila mito.
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