La fine del 2024 e l’inizio del 2025 è stata accompagnata nel vastese dalla stessa situazione idrica dei mesi precedenti. L’estate, periodo di carenza d’acqua, è ormai solo un lontano ricordo. Ma, al contrario del passato, l’emergenza idrica è rimasta identica. Abbiamo già raccontato cosa è successo il giorno di San Silvestro e il debutto del nuovo anno a Casalbordino.
Interruzioni idriche improvvise, subito dopo le 15, senza nessuna comunicazione da parte della Sasi, l’ente gestore del servizio idrico in provincia di Chieti.
Una settimana fa il sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci e la vicesindaca Carla Zinni si sono personalmente recati nella sede della Sasi a Lanciano per protestare e portare la voce dell’esasperazione e dello sconcerto dei propri cittadini. Il presidente Gianfranco Basterebbe, ex sindaco di San Vito Chietino che in ogni comunicato della Sasi afferma di comprendere lo stato d’animo e di essere vicino ai cittadini proprio in quanto ex sindaco, non era presente in ufficio. I due amministratori casalesi sono stati ricevuti dal direttore D’Ippolito.
Al termine dell’incontro è stato fissato l’impegno della Sasi al monitoraggio della situazione e la ridistribuzione dell’acqua. Obiettivo ridurre le chiusure, evitare il non rispetto degli orari previsti e alleviare i disagi alla popolazione. Nelle stesse ore una nota è stata inviata alla stessa Sasi e all’assessore regionale Imprudente dal viceprefetto Valentina Italiani. «In riferimento a quanto rappresentato dal Sindaco del Comune di Casalbordino con la nota del 31 dicembre u.s., che si unisce in allegato per l’Assessore regionale che legge per conoscenza, si richiede di attivare, con la massima urgenza, interventi atti a garantire l’erogazione idrica, considerate anche l’attuale situazione meteorologica e le connesse precipitazioni registratesi di recente» la richiesta della dirigente della Prefettura di Chieti.
I fatti sono la risposta più potente e concreta esistente, sono l’unica reale risposta ad ogni domanda. E i fatti sono arrivati con il nuovo cronoprogramma settimanale delle chiusure programmate: a Casalbordino l’acqua nella parte alta (il “capoluogo”) viene tolta nelle stesse ore di prima, alla marina con tre ore di anticipo. A ciò si aggiunge, come testimoniano cittadini che continuano a protestare nei commenti ai post sulla pagina Facebook della Sasi. Proteste a cui non c’è mai stata nessuna risposta, per quanto da noi ripetutamente monitorato (se così non fosse siamo disposti ad una pubblica ammenda, ma dubitiamo fortemente di sbagliarci) nessun cittadino ha mai avuto l’onore di una risposta dalla società del presidente che comprende ed è vicino in quanto ex sindaco.
Perché tre ore di erogazione idrica? Si è seccata l’acqua all’altezza del Sinello o le molecole di H2O si spaventano dalle parti dell’Osento? Come è possibile che in altri comuni, anche della zona, ci sono ben altri orari? E come è possibile che, pochi giorni dopo l’intervento persino della Prefettura, addirittura l’erogazione è diminuita? La neve di Natale ha portato un’emergenza improvvisa di cui non abbiamo notizia? Il torrente acquachiara prosciuga di notte l’acqua per Casalbordino?
«Penso che lo state facendo per ripicca dopo le innumerevole segnalazioni fatte data me e dopo l’ultima assemblea SASI dove ho reclamato più chiarezza e le dimissioni di Lei e di tutto il CDA – ha scritto il sindaco Marinucci in un messaggio whatsapp inviato a Basterebbe il 31 dicembre – I cittadini sono stremati». Siamo ormai, dopo mesi e mesi di un’emergenza che si sta protraendo (come noi avevamo temuto già l’estate scorsa) e che non vede la fine. E la risposta alla nota del viceprefetto Italiani e agli interrogativi del primo cittadino è arrivata con questo nuovo cronoprogramma. Tre ore di acqua in meno al giorno senza nessuna rottura grave improvvisa, senza nessuna nuova carenza, nulla di nulla che (per quanto di conoscenza pubblica) è mutato. I fatti sono chiari ed incontrovertibili, chiunque può informarsi e giudicare.
Ieri si è tenuta una riunione in Prefettura a cui hanno partecipato anche la Giunta Regionale con l’assessore Imprudente, la SASI con il presidente Basterebbe e diversi comuni. Il prefetto Cupello ha invitato Sasi e ACA «a impiegare criteri che assicurino la massima obiettività e trasparenza nelle chiusure temporanee del servizio, nonché a mantenere efficiente il flusso comunicativo con i Sindaci, soprattutto in caso di interventi significativi sulle condutture che potrebbero comportare la sospensione dell’erogazione idrica con conseguenti disagi alla popolazione» e le ha esortate a «al massimo rispetto possibile degli orari di chiusura comunicati alla cittadinanza e a valutare l’incremento del ricorso alle riparazioni notturne, sempre nell’ottica di contenere i disservizi per la popolazione». Durante l’incontro le critiche più forti ed aspre, rappresentando le proteste e l’esasperazione dei cittadini, sono giunte dal sindaco di Casalbordino e dal suo collega di Furci (uno dei comuni dell’alto vastese più colpito dall’emergenza idrica) Fabio Di Vito.