La commissione Antimafia all’Ars, presieduta da Antonello Cracolici, ha audito il giornalista de La Repubblica, Salvo Palazzolo, dopo le ultime intimidazioni per le quali gli è stata assegnata la tutela. Sostegno e solidarietà sono state espresse dal presidente e dai componenti della commissione non solo a Palazzolo per il suo lavoro straordinario, ma anche ai tanti giovani cronisti, spesso precari e senza contratto, che svolgono una funzione fondamentale per far conoscere all’opinione pubblica il ruolo che ancora oggi i boss mafiosi hanno nelle nostre comunità.
Per questo motivo la commissione Antimafia ha chiesto un incontro all’Ordine dei giornalisti siciliano per testimoniare la propria vicinanza a una professione fondamentale per la conoscenza e la legalità. Inoltre,
“Avvieremo un’indagine conoscitiva coinvolgendo tutte le istituzioni – ha detto il presidente Cracolici – per spezzare il silenzio nei confronti della mafia che in questo momento storico sembra essere dominante. Alle istituzioni intendiamo sottoporre la necessità di dotarsi di strumenti in grado di far conoscere in tempo reale quanto succede tra scarcerazioni, permessi premio e misure alternative alla detenzione di quanti, pur scontando lunghe pene, detengono ancora segreti e sono a conoscenza di ricchezze a disposizione dei clan e che in gran parte non sono mai state scalfite dallo Stato”.
Il presidente ha espresso poi un’ulteriore preoccupazione:
“Le organizzazioni mafiose sono prevalentemente orientate a fare affari – ha detto Cracolici – tanti boss hanno adottato la strategia della sommersione, in molti hanno interesse a riprendere antiche e nuove relazioni col sistema economico e politico. Tutto ciò crea un grande allarme sociale. Non possiamo permetterci il rischio di sottovalutare il ruolo che vecchi e nuovi affiliati a cosa nostra possono rivestire nelle nostre comunità”.
L’ordine dei giornalisti in Sicilia ha accolto bene questa decisione della Commissione antimafia dell’Ars, che ha, quindi, annunciato l’avvio di un’indagine conoscitiva dopo le ultime intimidazioni e l’assegnazione della tutela al giornalista Salvo Palazzolo. La Commissione antimafia sarà ricevuta nella sede dell’Ordine dei giornalisti Sicilia martedì 25 febbraio alle ore 10. L’Odg Sicilia accetta volentieri la proposta di un confronto sulle delicate tematiche che riguardano nel caso specifico il collega Palazzolo, ma più in generale i tanti giornalisti che svolgono in maniera meritoria la professione, spesso avversati nel territorio e in più circostanze anche minacciati. Una situazione non più tollerabile, che l’Ordine ha attenzionato da tempo.
“Giunge adesso un importante riscontro istituzionale – il commento del presidente Gueli – auspichiamo che emerga sempre più la consapevolezza che in questo contesto storico e sociale, i giornalisti non possono essere lasciati soli. Mai come in questo momento bisogna essere uniti. Il ruolo di sentinella dell’informazione è esattamente coerente rispetto a quello di sentinelle della democrazia. La difesa della nostra categoria è la difesa della democrazia. Pertanto, un bene che va difeso da tutti. Per questo ringraziamo la Commissione antimafia nella persona del presidente Cracolici”.