«Essere liberi significa alzare la testa, come ha fatto Lea Garofalo, come ha fatto Joe Petrosino, come hanno fatto le tante vittime, i tanti giornalisti che sono stati ammazzati in questo Paese. Alzare la testa significa anche ribellarsi. Se una cosa non vi piace dovete avere il coraggio e la forza di dire “no”. Questo significa alzare la testa».
Il messaggio deve essere chiaro, soprattutto per gli studenti. «Voi non rappresentate il futuro. Voi rappresentate il presente. Dovete sapere cosa vi accade intorno. La conoscenza è il primo passo per cambiare».
La scuola è il luogo dove poter ragionare insieme ai ragazzi. Senza prenderli in giro. «Invito i docenti – ha tuonato De Chiara – quando viene qualcuno a incontrare i ragazzi chiedete il certificato penale. Nelle scuole entrano cani e porci».
«Vi stiamo lasciando un mondo che fa schifo. E la colpa è nostra. Vi criticano. Dicono: “i giovani non sono più quelli di una volta. Non hanno rispetto, stanno sempre con la testa sui cellulari. E gli adulti? Cosa fanno questi falsi educatori? Voi siete migliori di noi. Ve lo dovete mettere in testa, ci dovete credere. Non fatevi fregare. Gli adulti hanno paura della vostra forza».
L’EVENTO si è svolto il 24 gennaio 2025 a Venafro, in provincia di Isernia, in occasione della Giornata dedicata a Joe Petrosino.
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