La commissione Antimafia all’Ars, presieduta da Antonello Cracolici, terrà una seduta martedì 25 alle 10 nella sede dell’Ordine dei giornalisti, a Palermo, in via Bernini, nell’immobile confiscato a cosa nostra, nel complesso residenziale in cui trascorse gli ultimi tempi della sua latitanza il boss Totò Riina.
Nel corso della seduta si farà il punto sulla lotta a cosa nostra oggi, ma anche sulla libertà di stampa e il diritto di cronaca, in particolare dopo i casi di intimidazioni subite dai giornalisti dopo le recenti scarcerazioni di alcuni boss. All’iniziativa, organizzata insieme all’Odg, sono invitati tutti i direttori delle testate siciliane, i giornalisti e gli operatori che si scontrano quotidianamente con le difficoltà a esercitare il diritto a informare.
L’Ordine dei giornalisti Sicilia plaude all’iniziativa della Commissione antimafia che ha annunciato l’avvio di un’indagine conoscitiva dopo le ultime intimidazioni e l’assegnazione della tutela al giornalista Salvo Palazzolo. La Commissione antimafia, quindi, sarà ricevuta nella sede dell’Ordine dei giornalisti Sicilia martedì 25 febbraio alle ore 10.
L’Odg Sicilia accetta volentieri la proposta di un confronto sulle delicate tematiche che riguardano nel caso specifico il giornalista Palazzolo, ma più in generale i tanti giornalisti che svolgono in maniera meritoria la professione, spesso avversati nel territorio e in più circostanze anche minacciati. Una situazione non più tollerabile, che l’Ordine ha attenzionato da tempo.
“Giunge adesso un importante riscontro istituzionale – il commento del presidente Gueli – auspichiamo che emerga sempre più la consapevolezza che in questo contesto storico e sociale, i giornalisti non possono essere lasciati soli. Mai come in questo momento bisogna essere uniti. Il ruolo di sentinella dell’informazione è esattamente coerente rispetto a quello di sentinelle della democrazia. La difesa della nostra categoria è la difesa della democrazia.
Pertanto, un bene che va difeso da tutti. Per questo ringraziamo la Commissione antimafia nella persona del presidente Cracolici”