Cammina tra i palazzi di freddo granito,
uno sguardo di ghiaccio, silenzio infinito.
Là dove l’Oriente si fonde col Nord,
l’eco del tempo risuona nei bordi.
Un uomo, un nome, un destino segnato,
tra il ferro e il fuoco il potere ha forgiato.
Le mani si stringono attorno a un confine,
disegnano il mondo su antiche rovine.
Le voci si piegano sotto il suo passo,
là dove comanda nessuno fa chiasso.
E mentre la terra risponde col gelo,
la Storia lo scruta da dietro un velo.
Sarà ricordato come zar o tiranno?
Costruttore d’imperi o un’ombra d’inganno?
Solo il futuro potrà giudicare
chi con la forza voleva regnare.
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