La Corte di Cassazione – a Sezioni Unite (per i non addetti ai lavori, le Sezioni Unite sono il collegio più qualificato della Corte, peraltro composto da nove giudici, invece che da cinque) – decide una causa dando ragione ai migranti soccorsi dalla nave Diciotti e la Presidente e il Vicepresidente del Consiglio insultano i giudici.
Mi sembra evidente che le riforme già fatte da Nordio e quelle in corso di approvazione non sono sufficienti a risolvere i problemi della giustizia.
Mi sembra che questo slogan che vogliamo un giudice terzo e per farlo bisogna spezzare le gambe ai pubblici ministeri stia dimostrando la sua inadeguatezza. I cattivi non stanno solo fra i pm. Si sono infiltrati anche fra i giudici.
Io credo che sia un errore dire di volere un giudice terzo. Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome.
Servono giudici UBBIDIENTI!
Per restare in servizio nella magistratura e per entrarvi, è necessario che, oltre al superamento di un concorso, i magistrati e gli aspiranti tali giurino fedeltà al Governo. Al Governo in carica, se di destra; al Governo che ha fatto la legge, se nel frattempo il Governo in carica non è più di destra.
Nordio si deve dimettere, perchè è troppo moderato. Ci vuole qualcuno di molto più determinato. Basta con queste riforme all’acqua di rosa. La situazione è grave e sono necessarie leggi chiare ed efficaci.
Nel frattempo, attendiamo che gli organi più rappresentativi dell’Avvocatura pubblichino un comunicato con il quale manifestano tutto il loro biasimo per questa ennesima sentenza della Cassazione che, come dice la Presidente Meloni, è obiettivamente “frustrante” e “non avvicina i cittadini alle istituzioni“.
Con l’occasione l’Avvocatura proporrà una riforma dei codici di procedura che organizza meglio il processo, come si faceva una volta, in un’epoca della storia in cui Roma era all’apice della sua gloriosa storia.
Un Procuratore della Repubblica nominato dal Presidente del Consiglio indice una assemblea pubblica a piazza Venezia e chiede al popolo se vuole liberato Gesù o Barabba. Il popolo decide.
Questa è la democrazia. Se devono avere un senso le targhe che nei Tribunali ricordano ai giudici che la giustizia è amministrata “in nome del popolo“.
Mi fa una bruttissima impressione che siano omissati i nomi dei magistrati che hanno composto la Corte. Non vorrei che fossimo al punto di doverlo fare per evitare minacce e aggressioni.
Si tratta di un provvedimento di notevole pregio tecnico e davvero si resta sgomenti dinanzi al fatto che un provvedimento di questa qualità, adottato dai più qualificati magistrati del Paese, riuniti in un collego ampliato a nove membri rispetto ai cinque delle Sezioni semplici, venga vilipeso per motivi indegni, con espressioni indecenti da persone evidentemente o non in grado di capirlo o non interessate a farlo.
E’ davvero una regressione verso la barbarie.
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