Sarà comunque un grande 25 Aprile: l’ANPI rilancia la Resistenza nell’Italia del 2025
«Non è la sagra della porchetta: la Liberazione è la festa fondativa della Repubblica». Con una battuta dal retrogusto amaro, Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’ANPI, liquida l’invito dell’esecutivo Meloni a celebrare l’80° anniversario «in forma sobria». E annuncia: «Le piazze saranno piene. Sarà un 25 Aprile all’altezza di chi ottant’anni fa liberò l’Italia dal nazifascismo».
Un anniversario blindato dalla politica. Il richiamo governativo alla “sobrietà” arriva in un Paese che, in due anni e mezzo, ha visto rinascere nostalgie di salotti e piazze pericolosamente affini al ventennio. L’esecutivo non ha ancora chiarito se — e dove — i rappresentanti istituzionali presenzieranno alle cerimonie ufficiali. «È un dovere di legge, non un’opzione», insiste Pagliarulo. «E soprattutto è un dovere morale verso chi ha dato la vita per pace, democrazia e lavoro».
Pace, democrazia, lavoro: le tre fratture. Il presidente dell’ANPI punta il dito proprio su quei tre pilastri:
Pace — Conflitti aperti in Ucraina e Palestina, piani di riarmo UE: «Dall’articolo 11 abbiamo tratto il verbo “ripudia”, non “rinvia”».
Democrazia — Premierato, autonomia differenziata, tagli alla rappresentanza: «Scorciatoie che mettono a dieta la Costituzione».
Lavoro — Precarietà cronica e incidenti mortali: «Senza giustizia sociale la Libertà è parola vuota».
Sul corteo tricolore peserà anche la scomparsa di Papa Francesco. Non per un lutto che freni le celebrazioni — «sarebbe un cortocircuito logico», dice l’ANPI — ma per rilanciarne l’ultimo appello del 31 marzo: «Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo». Una frase che tornerà sui manifesti accanto al “Mai più” del giuramento di Mauthausen.
Agenda: cortei, letture, hackathon
Roma — Partenza da Porta San Paolo (ore 10), concerto serale in piazza del Popolo.
Milano — Omaggio al Monumento alla Resistenza; marcia “Mai più fascismi” in serata.
Bologna — Rievocazione della battaglia di Porta Lame, mostra sulle partigiane al MAMbo.
Torino — Lettura collettiva degli articoli della Costituzione nati dalla lotta partigiana.
Le scuole saranno protagoniste: staffette della memoria, podcast e perfino un hackathon “Costituzione 4.0”. «Vogliamo che la Generazione algoritmo metta in pausa lo scroll per afferrare una bandiera», spiegano i promotori.
«Mai più fascismi, mai più guerre»
L’hashtag scelto è #Grande25Aprile. Ribadirà il doppio rifiuto: fascismi vecchi e nuovi, guerre presenti e future. «Memoria attiva — chiude Pagliarulo — non è nostalgia, è carburante per cambiare il domani». E, sobrietà o meno, la promessa è che quel carburante correrà a pieno regime da nord a sud.
Box:
i numeri di un 25 Aprile da record
800 manifestazioni registrate in 96 province
450 bandi scolastici sul tema “Resistenza e futuro”
12 nuove vie e piazze intitolate a partigiane nel 2024
1 solo invito ufficiale alla “sobrietà” (Palazzo Chigi)
La risposta, annuncia l’ANPI, «sarà corale, colorata, partigiana». E – a dispetto di ogni timida raccomandazione – tutt’altro che sobria.