Il nuovissimo libro “Poche ma buone” di Felice Panico, edito da Ultra Sport (aprile 2025) parla di rugby, con una lettura invitante a tutti, e non solo per gli appassionati sportivi.
La voce narrante di Felice Panico coinvolge per la spontaneità e la narrazione fluida: è impossibile non rimanere incollati alle 256 pagine, da leggere con grande curiosità.
La scrittura di Felice Panico ricorda un sorriso grande, il sole caldo al primo mattino, un cuore generoso che accoglie e regala emozioni autentiche. Trasporta il lettore in un mondo fatto di coraggio. Perché sì, di coraggio si parla: spesso lo sport confonde il coraggio con il rischio e il furore. Serve audacia per vincere, ancora di più per perdere, e buon senso per apprezzare la partita giocata, comunque vada. Lo sportivo vero trova equilibrio tra queste due forze: si lancia nella mischia senza curarsi dell’incolumità, ma senza mai perdere il controllo, in pieno contatto con sé stesso e con la squadra. “Poche ma buone” evidenzia proprio questo: l’importanza della partita, della vittoria – poche, ma fatte bene – e sottolinea come lo sport serva innanzitutto per socializzare, condividere, crescere.
Felice Panico non inventa nulla: racconta la cronaca delle partite di rugby. Quella del febbraio 2000, ad esempio, la prima dell’Italia al Sei Nazioni, in cui lui è il primo a entrare e l’ultimo a uscire dallo Stadio Flaminio di Roma. L’autore narra con grande trasporto il legame profondo tra il tifo e lo sport: praticamente, l’uno non può esistere senza l’altro. Si crea un ambiente di festa, certo, ma anche di delusione… perché l’importante è crederci!
“Io invece ci credo. Credo nei ragazzi. Forse, finalmente, pure loro si saranno stancati di perdere. Come ci siamo stancati noi. E lo vedo negli occhi di John. Per la partita di oggi sono riuscito a trovare i biglietti nella porzione di curva più vicina alla tribuna. Il Flaminio è piccolo, e allora dal mio seggiolino riesco a distinguere chiaramente l’area tecnica. Ah, dimenticavo di dirvi che nel rugby l’allenatore non sta in panchina a bordo campo, ma su una tribunetta in alto approntata per lui e il suo staff.”
“Poche ma buone” insegna che chi gioca per vincere sa che perdere fa parte del gioco, e che anche la più cocente delle sconfitte può risuonare dentro per mesi, come un tormento. È un fattore comune: più si punta a grandi risultati, più è statisticamente probabile qualche intoppo. C’est la vie! verrebbe da dire – o meglio ancora: C’est lo sport!
Felice Panico si racconta con coraggio, come un vero sportivo pronto a giocare la partita della vita, tra alti e bassi. Il tifo per la squadra di rugby del cuore diventa un alleato prezioso per superare le avversità, aiutando a ritrovare il benessere emotivo in un campo pieno di scontri – proprio come può essere la quotidianità, a volte monotona e talvolta persino devastante.
L’importante è trovare la forza di rialzarsi e procedere insieme alla squadra, con un unico obiettivo, sapendo che non si gioca mai da soli.
“Non puoi pensare di giocare una partita senza essere mai placcato. Senza subire traumi. Anche se giochi da tre quarti. Anche se sei uno di quelli che il pianoforte lo suonano invece di spostarlo. Prima o poi sarai spinto in una “maule”. Inghiottito in una “ruck”. E da lì non ne esci se qualcosa non si rompe. Se qualcuno non crolla.”
Questo ultimo lavoro dell’autore, regista e attore Felice Panico è un libro che consigliamo di leggere per la sua analisi approfondita del mondo del rugby – con taglio sociologico e storico – scritto con efficace capacità di sintesi e con la giusta chiave narrativa. Il lettore ha l’opportunità di rivivere gli anni storici del rugby, dagli esordi ai giorni nostri, in un linguaggio accessibile a chiunque abbia provato il piacere di praticare uno sport, non solo il rugby. È un testo pensato anche per chi è tifoso nel vero senso della parola, pronto magari a esultare, proprio come l’autore, dopo aver assistito a un successo.
Allora chiesero a qualcuno sulle tribune se gli andasse di giocare. Ma ve lo immaginate? Non è il sogno di tutti noi? Se il nostro capitano Michele Lamaro, prima di un Italia vs Inghilterra, chiedesse a noi che stiamo sugli spalti dell’Olimpico di metterci la maglia azzurra e scendere in campo, voi cosa rispondereste?
“Poche ma buone” di Felice Panico è disponibile in libreria e online https://www.ultraedizioni.it/prodotto/poche-ma-buone-le-vittorie-dellitalia-nel-sei-nazioni-di-rugby/